Bozzoli, esami dei Ris di Parma sui reperti

Lunedì 25 i tecnici hanno eseguito vari test irripetibili alla presenza dei legali dei quattro indagati. Si attende il dissequestro dell'azienda.

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Bozzoli(red.) Aspettando il decreto di dissequestro della fonderia di Marcheno, nel bresciano, lunedì 25 gennaio i Ris di Parma hanno compiuto vari esami sui reperti trovati all’interno dell’azienda. La vicenda riguarda la scomparsa dell’imprenditore 50enne Mario Bozzoli, di cui non si hanno tracce dall’8 ottobre, quando è stato visto vivo in fabbrica per l’ultima volta. Non ci sono novità dal punto di vista giudiziario, mentre gli unici sviluppi potrebbero arrivare proprio dai test svolti dai tecnici in laboratorio. Si parla di esami irripetibili di tipo biologico, dattiloscopico, balistico e chimico, eseguiti alla presenza dei legali dei quattro indagati.
Con l’accusa di concorso in omicidio volontario e distruzione di cadavere, infatti, sono tenuti sotto controllo gli operai Oscar Maggi e Akwasi Aboagye “Abu” e i due nipoti di Mario Bozzoli, Alex e Giacomo. La scomparsa del datore di lavoro sarebbe legata alla morte dell’operaio Giuseppe Ghirardini, trovato senza vita a Ponte di Legno dieci giorni dopo la sparizione di Bozzoli. Un mistero sul quale proseguono le indagini della procura di Brescia. I passi successivi saranno i controlli dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo sui materiali trasferiti dalla fonderia e il dissequestro dell’azienda, ferma da ottobre, che gli operai sperano arrivi entro venerdì 29 come anticipato dal sostituto procuratore Alberto Rossi.

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