Bomba carta alla sede del Gussago Calcio

Martedì 12 sera qualcuno ha lanciato un ordigno davanti all'ingresso della società franciacortina di dilettanti. La colpa è l'intesa con l'Atalanta.

Gussago calcio(red.) La collaborazione tra le società di calcio della franciacortina Gussago, nei dilettanti e l’Atalanta ha mandato su tutte le furie i tifosi bresciani. I social network sono stati tempestati di messaggi da parte dei supporters gussaghesi e della Leonessa per la possibile intesa, ma non ci si è limitati a scrivere qualche insulto dalla tastiera. Nella serata di martedì 12 gennaio, infatti, intorno alle 22 qualcuno ha lanciato una bomba carta contro la sede del Gussago Calcio in via Bevilacqua. La deflagrazione ha divelto una porta e la finestra e messo a soqquadro lo stabile. Nessuno è rimasto ferito, visto che l’edificio a quell’ora era vuoto, ma l’episodio è stato denunciato ai carabinieri locali e alla Digos che stanno controllando le immagini riprese dalle telecamere di video sorveglianza. Il motivo che ha spinto un individuo al gesto sarebbe proprio la possibile intesa tra la società franciacortina e quella orobica di serie A. Infatti, sul muro esterno della sede del Gussago qualcuno ha scritto con una bomboletta spray “Odio Bg”.
La protesta dei tifosi bresciani ha portato persino qualche genitore a scrivere sui social che non manderebbe mai il proprio figlio del Gussago a giocare nell’Atalanta. Altri parlano di “vergogna nel fare patti con il nemico”. Al centro delle polemiche c’è la collaborazione tra le due società che si basa soprattutto su alcune partite amichevoli. Ma la contestazione è partita dopo domenica 10 gennaio quando i ragazzi del Gussago del 2004 e 2008 hanno giocato a Verdellino e Zingonia, poi ospitati al centro sportivo dell’Atalanta e assistendo al match di serie A tra i bergamaschi e il Genoa allo stadio Atleti Azzurri d’Italia. E’ proprio il presidente franciacortino Roberto Perotta a sottolineare l’interesse che l’Atalanta avrebbe manifestato verso un ragazzino del Gussago. Una collaborazione che potrebbe andare avanti sui talenti da lanciare. Ma ai tifosi bresciani l’idea non è piaciuta, tanto che una delegazione della Curva Nord della Leonessa ha chiesto un incontro per affrontare il tema.

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