Torre Tintoretto, nel 2016 i cantieri?

Lo stabile, con 195 alloggi popolari, è vuoto dal 2013. Si valuta su adeguamento o ricostruzione. Aler: raddoppia chi non riesce a pagare affitto.

San Polo Torre Tintoretto(red.) Il 2016, per quanto riguarda il quartiere San Polo di Brescia, potrebbe essere l’anno della Torre Tintoretto. Lo stabile, di proprietà di Aler, l’azienda lombarda che gestisce gli alloggi popolari, è vuoto dal 2013 con 195 abitazioni “fantasma”. Martedì 22 dicembre il presidente Ettore Isacchini con il direttore Giacomina Bozzoni e il responsabile tecnico Vanni Spazzini hanno presentato il bilancio di fine anno dell’ente. Al centro c’è proprio la questione della Tintoretto per la quale in primavera dovrebbe arrivare una proposta di Investire Immobiliare Sgr. La società a giugno ha firmato una convenzione con la Cassa Depositi e Prestiti, il Comune di Brescia, Regione Lombardia e Aler. Sono due le ipotesi in campo: sistemarlo e adeguarlo, oppure rifarlo ex novo dotandolo di 200 alloggi. L’opportunità potrebbe arrivare dalla seconda scelta, visto che la prima sarebbe più onerosa economicamente. L’obiettivo è quello di dare in affitto il 70% con un canone moderato a 350 euro e vendere i restanti.
Dal punto di vista delle finanze dell’azienda lombarda, è raddoppiata dal 7 al 14% la fetta di chi non riesce a pagare l’affitto, nonostante il canone sia dimezzato da 140 a 70 euro medi al mese. Il problema principale riguarda la crisi economica, tanto che la maggior parte di quelli che si vedono accogliere le domande per gli alloggi pubblici sono stranieri e, in generale, più della metà di quelle che fanno richiesta guadagna meno di 4 mila euro all’anno. In città sono oltre 5 mila le unità abitative popolari e 12 mila in provincia. Ma tenendo conto che la situazione economica delle famiglie è spesso negativa, l’Aler chiede alla Regione di intervenire con progetti sociali. I mancati introiti di Aler dei canoni di affitto, infatti, potrebbe scompaginare i bilanci dell’azienda.

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