Pecorelli, Aifa conferma conflitto

Il comitato interno dell'Agenzia Italiana del farmaco, di cui il rettore della Statale di Brescia è presidente, ammette la posizione di contrasto.

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Pecorelli(red.) C’è il conflitto di interesse per il presidente dell’Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco, Sergio Pecorelli. Lo ha confermato mercoledì 2 dicembre lo stesso comitato interno che si è riunito a Roma alla presenza del diretto interessato, che è anche rettore dell’università degli Studi di Brescia. L’accusa era stata lanciata dallo stesso organismo di vigilanza presente nell’agenzia pubblica parlando dei rapporti tra una società, riconducibile a Pecorelli, inserita in un panorama di enti che ricevono fondi per milioni di euro dalle case farmaceutiche.
Per questo motivo l’Aifa ha sospeso l’incarico del presidente in attesa che venga confermata la decisione presa mercoledì e resa nota, con tutti i documenti del caso, al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Spetterà a lei il provvedimento finale: andare avanti con Pecorelli o rimuoverlo dall’incarico. Il rettore della Statale di Brescia si smarca da ogni accusa e spera che “si valuti in modo oggettivo la mia posizione”.

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