Albero della Vita, “60% sarà a Brescia”

Il delegato di Aib Giancarlo Turati al Corriere ipotizza di metterlo al parco Tarello o vicino all'autostrada. "Ma servono 500 mila euro".

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Albero Vita(red.) Il futuro dell’Albero della Vita, che fino al 31 ottobre resterà all’Expo di Milano prima della chiusura della rassegna, potrebbe essere bresciano. Lo dice il delegato di Aib Giancarlo Turati, che ha curato la parte bresciana dell’esposizione, in un’intervista al Corriere della Sera. Si azzarda una percentuale del 60% per la quale l’opera simbolo e che più ha attratto della manifestazione milanese potrebbe essere allestita al parco Tarello in città. Tra gli elementi negativi che ci sarebbero stati all’Expo secondo Turati è la zona dedicata all’Italia, dal padiglione al lungo corridoio attraversato dalla regioni.
L’effetto sarebbe stato poco dirompente e gli assaggi non avrebbero incentivato a conoscere e diffondere meglio lo Stato che ospita Expo. Il delegato di Aib critica anche le impostazioni delle sei giornate dedicate a Brescia, mentre una delle cose che avrebbe funzionato bene c’è proprio l’Albero della Vita costruito dal consorzio “Orgoglio Brescia”. Le diciannove imprese che ne fanno parte continueranno a restare insieme per sette anni, mentre dall’Asia e Medio Oriente si chiedono modelli da mettere nei musei e progetti per fare versioni simili. Per portarlo a Brescia c’è tempo fino al 29 febbraio 2016 per presentare la proposta, ma servirebbero 500 mila euro per smontarlo e allestirlo nella città della Leonessa. Turati parla anche della possibilità, tra le posizioni ipotizzate, di poterlo portare vicino all’autostrada al casello di Brescia centro per essere ancora più visibile.
Il rischio, invece, di lasciarlo a Milano sarebbe quello di una manutenzione costosa e in una zona dove resterebbe una “cattedrale nel deserto”. Sull’idea inizialmente prevista di un “Fuori Expo” a Brescia, Turati la definisce sbagliata, visto che “anche Milano ne ha sofferto”. L’obiettivo, infine, va su Brend, la vetrina allestita al vecchio tribunale di Brescia e che, se migliorato, secondo il delegato di Aib potrebbe ospitare intrattenimento, arte e aziende con l’arrivo delle delegazioni straniere.

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