“Cure” con staminali, Andolina libero

Il Riesame ha revocato i domiciliari per il medico triestino arrestato il 22 giugno con altre quattro persone per il presunto trattamento sui malati.

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Andolina(red.) Il medico triestino Marino Andolina, arrestato per il presunto trattamento a base di cellule staminali praticato sui malati affetti da patologie neurodegenerative, è libero. Il tribunale del Riesame ha, infatti, revocato i domiciliari. Mercoledì 22 luglio era stata scarcerata anche Caterina Voldan, volontaria e tra quelli che, secondo gli inquirenti, metteva in pratica la presunta cura. Andolina era finito in manette il 22 giugno con altre quattro persone, compreso il chirurgo plastico bresciano Erri Cippini.
Secondo la procura, la cosiddetta e presunta associazione “Amici di Raoul” avrebbe sottoposto i malati a una “cura innovativa”. In particolare, il chirurgo plastico avrebbe rimosso delle cellule staminali attraverso la liposuzione di grasso. Poi sarebbero state iniettate. Queste operazioni, stando all’accusa, venivano praticate in Svizzera. L’accusa formulata a carico degli indagati è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa nei confronti di soggetti vulnerabili. In tutto circa trenta pazienti, anche bambini, affetti da Sla, Sma e leucemia.

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