Bresciano guida a Roma corteo antigay

Massimo Gandolfini della Poliambulanza organizza una manifestazione a Roma il 20 giugno per dire no alle unioni civili e matrimoni omosessuali.

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Gay and lesbian activists form a human chain around a rainbow flag during celebrations marking the fourth annual International Day Against Homophobia (IDAHO) in Hong Kong on May 18, 2008. The International Day Against Homophobia, marked in most places around the world on May 17, was launched in 2005 to commemorate the day in 1990 when the World Health Organisation removed homosexuality from its list of disorders.   AFP PHTO/TED ALJIBE (Photo credit should read TED ALJIBE/AFP/Getty Images)(red.) I matrimoni omosessuali tornano d’attualità tra polemiche e iniziative. Pochi giorni fa a Darfo, nel bresciano, decine di attivisti anti omofobi sono scesi in piazza contro l’autore di un libro sulla “cura” dell’orientamento sessuale, mentre ad Angolo Terme è presente una struttura che garantisce “terapie” per cinque giorni.
Il 20 giugno in piazza San Giovanni a Roma ci sarà una manifestazione organizzata dal medico della Poliambulanza di Brescia Massimo Gandolfini contro i legami tra persone dello stesso sesso. Il portavoce del movimento “Difendiamo i nostri figli” vuole puntare sulla famiglia tradizionale per cancellare la legge sulle unioni civili. E Gandolfini attacca anche i programmi scolastici dove ci sarebbero elementi che parlano di orientamenti sessuali.
“Hanno diritto ad avere un padre e una madre, siamo contrari alla parificazione delle unioni civili di coppie omosessuali al matrimonio”. Il medico a La Stampa sostiene che dietro le associazioni omosessuali ci siano lobby potenti e che “il gender annulla l’essere maschio e femmina perché separa il dato naturale da quello culturale affermando che non c’è alcuna corrispondenza tra l’identità sessuale e la strutturazione della personalità”.

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