Brescia declassata, ora è in “terza fascia”

(red.) Cattive nuove per la scuola bresciana che è stata declassata dalla seconda alla terza fascia.
Una bocciatura che arriva direttamente da Roma e che non pare giustificata da motivi concreti.
La Leonessa è stata “squalificata” rispetto alla vicina Bergamo che conserva la titolarità del provveditorato. A Brescia, invece, annualmente, verrà nominato un reggente con incarico parziale.
Stupore per la scelta romana è stata espressa dal direttore dell’Uffiico scolastico provinciale Mario Maviglia, appena nominato coordinatore regionale dei dirigenti tecnici all’Ufficio scolastico

della Lombardia.
La scelta ministeriale è basata sulla riorganizzazione territoriale degli uffici e su criteri complessi che hanno comportato un declassamento della realtà bresciana, passata in terza fascia. A reggere il provveditorato bresciano potrebbe essere chiamato lo stesso Maraviglia.
Ad insorgere contro la decisione ministeriale anche i rappresentanti della politica bresciana: l’ex onorevole all’Istruzione Mariastella Gelmini (Forza Italia) ha annunciato una interrogazione in merito, definendo la scelta “un errore”.
Sulla stessa linea anche l’onorevole del Pd Alfredo Bazoli che ha parlato di “scelta poco ragionevole e ingiustificata”, riservandosi di capire se si tratti di una decisione provvisoria o passibile di modifiche.