Raccolta differenziata, Brescia la fa “mista”

L'amministrazione comunale ha scelto un sistema combinato tra calotta per l’umido ed il porta a porta per il differenziato.

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    porta a porta differenziata(d.s.) Sulla raccolta dei rifiuti Brescia sceglie un sistema combinato tra calotta per l’umido ed il porta a porta per il differenziato: è questa l’indicazione dell’amministrazione comunale che, nella conferenza post Giunta, ha presentato una dettagliata proposta che dovrà essere vagliata dalla commissione competente, per poi tornare in Giunta ed, infine, in consiglio comunale.
    “Riteniamo che la strada da noi scelta sia la più attuabile e funzionale all’obiettivo europeo del 65% sulla differenziata” ha esordito il sindaco Emilio Del Bono, accompagnato dall’assessore all’ambiente Gianluigi Fondra. Sulla raccolta differenziata Brescia, infatti, resta fanalino di coda con un 38,2%, che in Lombardia la pone davanti solo a Pavia. “E’ una scelta maturata da un’analisi dei costi di gestione, di qualità del servizio e della complessa struttura urbana della nostra città che spero ci porti a fine mandato al 50%” ha proseguito il primo cittadino, spiegando le motivazioni che hanno portato alla scelta di questo genere di sistema combinato.
    Considerando l’iter legislativo la delibera dovrebbe arrivare in consiglio comunale a marzo. “L’idea è quella che il servizio con le nuove modalità possa divenire attivo tra la fine del 2015 e gli inizi del 2016. Il primo anno servirà anche per capire la tariffazione e centrare le scelte” è stato il commendo dell’assessore Fondra, convinto della necessità della puntualizzazione delle tariffe sui rifiuti, attraverso una politica che sia premiante per coloro che più si impegnano.
    Il sistema prevede calotte condizionate per la raccolta dell’umido ed alcune per l’indifferenziato. Vetro, carta, lattine e plastica verranno raccolte, invece, mediante il porta a porta. L’intero processo di cambiamento sarà accompagnato da una campagna di sensibilizzazione. “Si tratta di un processo culturale dal quale Brescia non può esimersi” ha concluso Fondra.

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