“Viva lo spiedo”: raccolta firme FdI

Una petizione per chiedere la modifica la legge 157 del 1992 sulla caccia che vieta la commercializzazione di uccelli di piccola taglia.

spiedo(red.) Viva lo spiedo bresciano e viva ‘polenta e osei’. Con questo slogan Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di Brescia darà vita a una raccolta di firme per modificare la legge nazionale sulla caccia, con particolare attenzione alle tematiche che penalizzano o, addirittura cancellano, aspetti millenari della nostra storia e della nostra tradizione”.
Viviana Beccalossi, assessore regionale della Lombardia e dirigente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, annuncia così la decisione di proporre una petizione che vada a rivedere la legge 157 del 1992 sulla caccia. “La goccia che ha fatto traboccare il vaso – spiega Beccalossi – è stata il via libera, da parte del nostro Paese, a norme che, recependo le indicazioni di Bruxelles, vietano di vendere e acquistare uccelli vivi o morti appartenenti alle specie viventi naturalmente allo stato selvatico, tranne alcune eccezioni. Un provvedimento che, di fatto, cancella dai menù dei ristoranti, delle trattorie e delle osterie italiane piatti tradizionali come lo spiedo bresciano, polenta e osei e ogni altra ricetta che prevede la presenza di volatili selvatici legalmente cacciabili”.
“Il tutto – sottolinea l’assessore – mentre nelle nostre città proliferano kebab e ristoranti cinesi spesso al limite del decoro urbano e del rispetto delle condizioni igienico-sanitarie”. Secondo Viviana Beccalossi e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di Brescia, che inizieranno la raccolta di firme da sabato prossimo, illustrando nel dettaglio l’iniziativa durante l’inaugurazione della nuova sede del partito a Desenzano sul Garda, “è necessario poi rivedere anche altri aspetti della legge nazionale chiarendo una volta per tutte, i ruoli che devono assumere le Regioni, l’ISPRA e la stessa Unione europea . E tutto ciò senza mai dimenticare i tanti posti di lavoro garantiti da questo settore”.

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