Omicidio Pendolina, il padre non parla

Si è chiuso nel silenzio Franco Zucca, 72 anni, che mercoledì ha ucciso a colpi di martello e coltello il figlio 40enne Sergio, al culmine di una lite.

Canton_Mombello_Brescia(red.) E’ fissato per questo venerdì 21 novembre l’interrogatorio in carcere di Franco Zucca, il 72enne della Pendolina di Brescia che, mercoledì 19 novembre, ha ucciso a colpi di martello e coltello il figlio 40enne Sergio.
L’omicidio è avvenuto al culmine di una lite, una delle tante, fra padre e figlio. Quest’ultimo, separato dalla moglie, padre di due ragazzi e disoccupato da tempo, si recava tutti i giorni a casa del genitore per mangiare con l’anziano. Solamente domenica, poi, era stata presentata una denuncia per minacce e danneggiamenti dalla ex moglie e dal nuovo compagno della donna, che Sergio aveva aggredito verbalmente in strada, accanendosi poi sulla macchina dell’uomo.
Mercoledì, attorno all’ora di pranzo, la tragedia: il genitore ha afferrato un martello e ha colpito in testa il figlio, quindi lo ha finito con una coltellata all’addome. il 40enne ha cercato di fuggire, ma le forze lo hanno abbandonato dopo pochi passi.
Franco Zucca, vedovo da alcuni anni e padre di altri due figli, dopo avere chiamato lui stesso le forze dell’ordine, confessando quanto fatto e consegnando le armi con cui ha ucciso il figlio, si è chiuso nel silenzio. Assistito dagli avvocati Stefania Amato e Michele Minervini, davanti al pm Carlo Pappalardo si è avvalso della facoltà di non rispondere. E’ detenuto a Canton Mombello in attesa dell’udienza di convalida del fermo. Sulle braccia e sulle mani dell’anziano ci sono i segni lasciati da un’ arma da taglio, un elemento che potrebbe essere discriminante, per la sua posizione, nel caso si accertasse che si tratta di ferite da difesa.
Quello che è emerso dai primi riscontri è che Sergio Zucca avesse un rapporto conflittuale con il padre: dopo il fallimento dell’attività di pescheria aperta in via Don Vender, l’uomo era in difficoltà economiche e sebbene avesse affittato un appartamento nel quartiere Sant’Anna, si appoggiava ancora all’anziano padre.

 

 

 

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