Brescia vuole salire sulla Tav

Approvazione bipartisan in Consiglio comunale per l'atto di indirizzo in cui si chiede che lo snodo dell'alta velocità non penalizzi la Leonessa.

consiglio comunale giunta delbono(red.) Brescia vuole salire sulla Tav e lo ha scritto nero su bianco in una delibera contenente l’atto di indirizzo della Alta velocità ferroviaria Brescia-Verona.
Sia maggioranza che opposizone (ad esclusione del Movimento 5 Stelle che ha votato contro) si sono espressi favorevolmente perchè la linea da alta velocità  non penalizzi la Leonessa, ma piuttosto costituisca, con il passaggio dei treni, una possibilità di crescita economica per la città.
Le osservazioni contenute nel documento licenziato in Loggia lunedì 17 novembre saranno presentate a Roma in occasione della Conferenza dei Servizi sulla Tav in programma il prossimo 25 novembre.
Data ultima per farlo e per questo il Comune di Brescia non poteva temporeggiare ulteriormente.
Il Consiglio chiede che nel cronoprogramma dei lavori per la Brescia-Verona sia posticipato il lotto di cantieri relativo al cosiddetto shunt, ovvero la deviazione di 32 chilometri che dovrebbe snodarsi a sud della città, passando per l’hub di Montichiari e  quindi ricongiungersi alla linea storica Verona-Calcinato, mettendo di fatto fuori dai giochi il capolouogo di provincia. Una beffa, per la Giunta guidata da Emilio Del Bono, la quale ha sottolineato che, a fronte dei disagi legati ai cantieri Tav, la città poi non beneficerebbe, se non in misura molto limitata, del passaggio dei treni veloci.
Viene considerato inoltre «azzardato» realizzare uno snodo ad alta velocità verso l’aeroporto D’Annunzio, il cui sviluppo futuro è (oramai da decenni) in forse. La richiesta è quella di fissare l’eventuale realizazione dello shunt per il 2020.
Maggioranza ed opposizione sono concordi poi nella richiesta di un aggiornamento tecnologico della rete da Brescia verso Verona, per incrementare la funzionalità dei raccordi sulla Brescia-Parma, sulla Brescia-Cremona e sulla Brescia-Iseo-Edolo.

 

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