Nicoli Cristiani patteggia due anni

Il gup Vincenzo Tutinelli ha accolto le richieste dell'ex-uomo forte del Pdl di Brescia, coinvolto in una presunta tangente da 100 mila euro.

(red.) Accolta la richiesta di Franco Nicoli Cristiani. L’ex- vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia, per anni l’uomo forte di Forza Italia a Brescia, ha patteggiato una pena di due anni di reclusione nell’ambito della tangente da 110 mila euro che, l’imprenditore bergamasco Pierluca Locatelli, avrebbe versato per ottenere l’Autorizzazione integrata ambientalealla per la costruzione della discarica di amianto di Cappella Cantone, in provincia di Cremona.
Oltre a Nicoli, il gup Vincenzo Tutinelli ha accolto anche le istanze di Giuseppe Rotondaro, ex-dirigente Arpa coinvolto nella vicenda, che ha patteggiato una pena di un anno e otto mesi. Sono stati, inoltre, condannati a due anni di reclusione, con la formula del rito abbreviato, Locatelli e la moglie, più due loro soci: i fratelli Antonio e Giovanni Testa. Il giudice ha provveduto al sequestrao di 200 mila euro cash.

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