Fassino rilancia le nozze Iren-A2A

Il sindaco di Torino sull'ipotesi di aggregare le utility del Nord. Pisapia: «Operazione da approfondire». Valotti: «Si valuta nel piano di sviluppo».

(red.) Il sindaco di Torino, Piero Fassino – comune fra i principali azionisti di Iren – rilancia sull’ipotesi di aggregare le muliutility del Nord, guardando in particolare alla lombarda A2A (la partecipata dei Comuni di Brescia e Milano), mentre sul fronte più interno a Iren dice che non ci sono rischi particolari per i vertici del gruppo.
«Abbiamo bisogno di mettere in campo un processo che superi la frammentazione nel settore dei pubblici servizi, lavorando alle riaggregazioni su base regionale, interregionale e anche su base nazionale per avere dei soggetti importanti nel campo dei servizi pubblici di dimensione adeguata», ha spiegato il politico del Pd a margine del workshop Ambrosetti.
Quanto all’ipotesi di aggregare Iren e A2A, Fassino dice: «Penso che una collaborazione fra le grandi multiutility possa essere utile. Più volte se n’è parlato. Le modalità concrete di questa cooperazione le devono decidere i manager delle società, ma penso che bisogna lavorare per favorire processi di riaggregazione che consentano all’Italia di avere player a livello nazionale e internazionale».
Secondo Fassino, che è anche presidente dell’Anci, «stiamo lavorando a espandere l’attività della società. La semestrale ha dato buoni risultati: si apre una fase, in relazione agli orientamenti del governo, in cui è possibile anche per Iren realizzare acquisizioni di altre società, espandendo la propria attività sia sul fronte dei servizi sia nella dimensione territoriale».
Infine, un cenno ai problemi di governance di Iren, la multiutility controllata dai comuni di Torino, Genova e Reggio Emilia. Secondo alcune fonti, gli azionisti avrebbero messo in discussione il ruolo dell’attuale AD, Nicola De Sanctis, perché troppo freddo nel portare avanti l’integrazione delle varie aree della società e starebbero cercando un nuovo numero uno. «E’ un problema che riguarda il Cda, non credo che ci siano molti rischi. Come sempre c’è da valutare il rapporto fra obiettivi e risultati, ma mi pare che fino a oggi non ci siano particolari problemi».
«E’ indubbio che grandi società come A2A e Iren e altre grandi multiutilities dovranno avere sempre di più avere la forza e la capacità di una presenza sul mercato nazionale e internazionale. Ipotesi che abbiano un orizzonte industriale più ampio devono essere approfondite senza tabù e senza pregiudizi».
E’ quanto afferma il sindaco di Milano Giuliano Pisapia in un comunicato in cui sottolinea come sia «utile che i CdA inizino a confrontarsi per raggiungere un obiettivo che rafforzerebbe le società e darebbe occasioni di sviluppo e nuova occupazione nell’interesse delle aziende e dei cittadini». «Lo studio di aggregazione tra A2A e Iren – aggiunge Pisapia – si potrà riprendere e approfondire non appena sarà portata a termine la cessione delle quote di A2A già deliberata dai Comuni di Milano e Brescia». Il sindaco esprime inoltre il proprio apprezzamento per il piano del governo sulle municipalizzate. «Considero non solo positivo, ma anche necessario – si legge nel comunicato – l’impegno del Governo per la riduzione del numero delle municipalizzate in Italia. L’istituzione della Città Metropolitana che prenderà il via il 1 gennaio 2015 potrà essere il momento opportuno per iniziare a confrontarsi in maniera realistica e concreta sull’aggregazione tra Partecipate dei singoli comuni del nuovo Ente che si occupano degli stessi servizi ai cittadini».
Il presidente di A2A, il bresciano Giovanni Valotti, ha spiegato che all’interno del piano quinquennale «saranno delineate anche le linee di sviluppo, tra cui le possibili aggregazioni».

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