Brescia, cinque saggi per il Bigio

Una commissione creata ad hoc stenderà una relazione che aiuti la Loggia nell'ardua decisione sul destino della statua fascista.

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(red.) Non è ancora chiaro il destino dell’Era fascista. Ad occuparsi della celebre statua in marmo bresciana – Bigio, per gli amici – ora, la Loggia ha chiamato una commissione di saggi.
Tra i componenti dell’organismo il presidente della fondazione Brescia Musei Massimo Minini – che, tra l’altro, vorrebbe i Bronzi di Riace nel Capitolium, ma questa è un’altra storia – e il direttore dell’accademia Santa Giulia, Riccardo Romagnoli.
Oltre a loro, Roberto Donzanelli – direttore della Laba – e due docenti, uno dell’Università degli Studi di Brescia e uno dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Il primo incontro ufficiale dei cinque, che si terrà nella sede di Brescia Musei, è previsto per la giornata di venerdì 5 settembre.
Chiaramente, comunque, prima di arrivare alla stesura della relazione – non vincolante – richiesta dalla Giunta servirà un lungo periodo di lavoro. A quel punto, poi, la Loggia prenderà una decisione sulla locazione della statua.

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