Montecampione, la Tasi passa dal Tar

I circa 600 proprietari del consorzio contro la Tassa sui servizi Indivisibili di Pian Camuno. "Noi paghiamo già per avere servizi adeguati".

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    (red.) Sarà il Tar di Brescia a decidere se anche i proprietari di immobili dell’altopiano di Montecampione dovranno pagare la Tasi al comune di Pian Camuno. La giunta comunale del paese camuno, guidata dal sindaco Renato Pè, ha deciso di estendere la Tassa sui Servizi Indivisibili anche agli abitanti della località turistica. Il comune dovrebbe introitare circa 35 mila euro.
    Secondo Marco Daminelli, presidente del consorzio di residenti, però, le famiglie che hanno una proprietà a Montecampione pagano già una quota fissa dedicata ai servizi di manutenzione della località, e quindi non hanno costi che ricadono sulla collettività. Sarebbe, pertanto, un tributo ingiusto.
    Sono circa 600 le proprietà che dovrebbero sborsare la Tasi; il costo singolo non supererebbe i 50-60 euro ma, spiegano i cittadini coinvolti, si tratta di una questione di principio. Dal comune, invece, si accusa il consorzio di utilizzare la Tasi come capro ispiatorio per coprire i reali problemi della zona. Ora la parola ai giudici del Tribunale Regionale.

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