Campus, Roma “spinge” per il progetto bresciano

«Ampia disponibilità» dal ministero all'ipotesi delle residenze universitarie alla Randaccio. Ma la Loggia è ferma: «Niente fondi».

(red.) Progetto Campus universitario a Brescia: andata (e ritorno) da Roma. Il rettore della Statale di Brescia, Sergio Pecorelli, nella giornata di martedì 5 agosto, ha incontrato il ministro dell’istruzione, università e Ricerca Stefania Giannini con l’intento di chiedere una proproga del fondo assegnato all’Ateneo per realizzare gli alloggi e le residenze universitarie nell’ex caserma Randaccio.
E la titolare del dicastero del Miur si è detta interessata a sviluppare la questione, annunciando una sua visita in città per il prossimo  settembre.
«Ampia disponibilità» è stata data dal ministero al progetto bresciano, ritenuto indispensabile per accrescere l’Università e la città stessa.
All’incontro in Senato ha preso parte anche l’onorevole bresciano Gregorio Gitti dei Popolari per l’Italia.
Al vaglio anche la possibilità che il Comune di Brescia, che fa parte della partita a tre insieme con Ateneo e Prefettura, possa “splamare” lo sforzo economico richiesto (si tratta di 10 milioni di euro) su più annualità, diluendo l’impegno in più anni. Certo è che la Loggia è chiamata a fare la sua parte, pena la perdita del contributo di 13,1 milioni di euro messo a disposizione da Roma.
Ma il sindaco Emilio Del Bono ha ribadito la posizione dell’amministrazione, disponibile ad acquisire la ex caserma a scomputo degli oneri di urbanizzazione (valore: 9 milioni di euro), indicando come destinazione d’uso la funzione di campus. Resta ferma però la contrarietà ad investire in un progetto che non compete al Comune, ovvero quello delle residenze universitarie.
L’onorevole Gitti ha rimarcato che, in caso di “abbandono” da parte della Loggia del progetto campus, l’amministrazione sarà chiamata ad assumersi la responsabilità della scelta, rimarcando anche che la posizione del primo cittadino non sarebbe condivisa da tutto il Pd.
Resta da attendere l’autunno e vedere se e come la questione si evolverà.

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