Permessi facili, commercialista indagato

Il professionista bresciano è accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

(red.) L’accusa nei confronti di un commercialista bresciano è quella di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
La Polizia Provinciale ha perquisito l’ufficio del profesisonista, sequestrando faldoni di documenti, nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla procura di Brescia un anno fa a seguito della quale risultano indagate 139 persone , tra cui addetti allo Sportello unico per l’immigrazione di via Lupi di Toscana, accusate a vario titolo di avere rilasciato o facilitato permessi di soggiorno falsi a stranieri che non avrebbero avuto i requisiti per conseguirli.
Il commercialista, secondo gli inquirenti, avrebbe “favorito” la regolarizzazione di 500 immigrati, soprattutto magrebini e pakistani.
Dalle indagini coordinate dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani stanno emergendo anche altri gravi episodi legati alla falsa fatturazione, tra soggetti compiacenti, finalizzata alla compensazione delle imposte e dei contributi previdenziali, basate su uno scambio di documentazione fiscale per attività fittizie.

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