I giorni neri del Brescia calcio

Per le rondinelle si profilano altri due punti di penalizzazione. Difficile che l'iscrizione venga completata. E se non si paga entro il 16 addio serie B.

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(red.) Da uno rischiano seriamente di diventare tre i punti di penalizzazione per il Brescia. Il tempo passa ma i debiti restano e i pagamenti si fanno sempre più stringenti.
L’arrivo di Johne Visendi, nuovo amministratore temporaneo assoldato da Gino Corioni, infatti, non ha per ora risolto i problemi. Primo fra tutti il pagamento dell’iscrizione al campionato cadetto.  Difficile,molto difficile, che il Brescia riesca infatti a presentare entro sera di lunedì 30 giugno una fidejussione di 800mila euro, a garanzia della copertura economica per affrontare la stagione, e allo stesso tempo i bonifici per i contributi Enpals e le ritenute Irpef. Un conto da due milioni e mezzo di euro.Troppo,al momento, per una società che solo una settimana fa non è stata in grado di versare poco più di un milione di euro per coprire gli stipendi di marzo e aprile dei propri tesserati.
Ma questo sarebbe il meno. L’iscrizione va comunque completata entro il 16 luglio, altrimenti addio serie B e sogni di promozione. Nel caso di inadempienza si ripartirebbe dal campionato dilettanti.
Un destino tremendo per tutti, società,  tifosi e giocatori. Alcuni di questi sono stati chiamati a una revisione al ribasso del proprio stipendio. Un sacrificio a cui molti hanno accettato di sottoporsi. Dopo Andrea Caracciolo, infatti sembra che anche Alessandro Budel sia disposto a spalmare l’ingaggio (pari a 300mila euro) su due anni, invece che su uno solo.  Il centrocampista, in scadenza tra un anno, ha parlato con Gino Corioni prima di andare in vacanza confermando la volontà di continuare ad indossare la vu bianca sul petto «ma senza creare problemi a nessuno» avrebbe sottolineato il centrale. Destino diverso invece per Daniele Corvia che sembra avere già la valigia in mano. «Corvia e Caracciolo sono troppo simili» ha detto nelle scorse settimane Ivo Iaconi che resterà alla guida delle rondinelle. Ma a parte le caratteristiche di gioco ad allontanare il bomber romano da Brescia c’è anche uno stipendio troppo pesante da sostenere per le casse del club.
Si salvi chi può dunque, e speriamo che il nuovo capitano di fortuna Visendi sia provvidenziale e riesca a traghettare la nave al primo porto sicuro prima che affondi del tutto.

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