Stamina, Aifa a Fda: «Spaccio di staminali»

Una letterea del direttore dell'Agenzia del Farmaco alla Food and drug administration sul «possibile coinvolgimento di partner negli Usa».

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(red.) L’Agenzia Italiana del Farmaco ha avvertito gli Stati Uniti sui «fasulli trattamenti a base di staminali» del metodo Stamina. Le parole sono del direttore generale Aifa, Luca Pani che ha scritto alla Fda per avvertire dell’«operazione» di «spaccio».
Pani aveva anche segnalato all’ente statunitense che si occupa della regolamentazione dei farmaci che i trattamenti di Stamina erano stata vietata da Aifa nel 2012 e che un comitato scientifico aveva fermato la sperimentazione del metodo nel 2013. La lettera risale al gennaio di quest’anno. Nel caso Stamina quindi si configura un «possibile coinvolgimento di partner localizzati negli Stati Uniti».
Nella lettera, il direttore Aifa afferma che questo è «uno degli esempi in cui individui localizzati negli Usa, oppure organizzazioni, supportano l’operazione di spacciatori di staminali ‘offshore’».
La lettera, datata 22 gennaio 2014, è stata inviata da Pani al commissario Margaret Hamburg della Fda, Washington DC. Tra gli altri destinatari compaiono il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ed il generale Cosimo Piccinno del Comando carabinieri per la tutela della salute (Nas). «La ragione per cui devo richiedere la sua attenzione su ciò – afferma Pani rivolgendosi a Margaret Hamburg – è perchè alcuni partner americani, che ricadono dunque sotto la giurisdizione dell’Fda, sono stati ora coinvolti”. ”Oggetto” della missiva, si legge, è il ”ruolo dell’Fda nel caso di frode italiano sulle cellule staminali». La fondazione Stamina, afferma Pani nella lettera, «è un’organizzazione privata che ha spacciato fasulli ‘trattamenti a base di staminali’ in Italia per diversi anni. L’operazione è stata vietata dall’Aifa nel 2012, e la ‘sperimentazione’ promossa dal governo che intendeva valutare il ‘metodo’ è stata fermata da un comitato scientifico ad hoc nel 2013».
La lettera inviata dal direttore Aifa Pani all’Fda«precede il corso della Giustizia Penale (indagate per la vicenda Stamina 20 persone, tra cui il guru del metodo Davide Vannoni e medici e dirigenti del Civile di Brescia, ndr.) e sembra anticipare e sostituire il giudizio penale stesso, dandone per scontato l’esito ed addirittura cercando di condizionarlo, essendo la missiva rivolta anche agli inquirenti”. Lo affermano gli avvocati Pasquale Scrivo e Liborio Cataliotti, legali del presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, indicando la «gravità del contenuto».
LA REPLICA DI VANNONI «Il fatto che il dottor Luca Pani, direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, si permetta di inviare una lettera diffamatoria nei confronti di un luminare come il professor Camillo Ricordi e contro una fondazione italiana, sulla cui metodica il Parlamento ha votato per una sperimentazione scientifica mai iniziata, è un fatto gravissimo. Gravissimo perche’ costui si permette di definirla ‘frode’ sebbene ancora nulla in merito è stato provato». E’ quanto scrive il presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, in un post su Facebook, commentando la lettera scritta da Pani all’Fda sul caso Stamina.
«Per quanto mi riguarda questa lettera discredita l’operato del ministero e mette una ulteriore ombra sull’onestà intellettuale finora tenuta su questa sperimentazione» spiega Vannoni. «Spero che il Parlamento prenderà provvedimenti contro questa presa in giro – conclude – credo che sia il momento di chiedere ai politici di prendere in mano questa situazione, per ripulire una volta per tutte questo scempio che sta avvenendo nel nostro paese sulla pelle di persone moribonde e sulle loro speranze».

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