Italia ko, Prandelli e Abete lasciano

Gli azzurri a casa dopo la sconfitta con l'Uruguay. Il ct si dimette e, con lui, anche il presidente della Figc. E' crisi nera del calcio italiano.

(red.) Italia a casa dopo la sconfitta per una rete a zero con l’Uruguay. Una sconfitta che non è solo della nazionale, ma di tutto il calcio italiano. Almeno, questa è la sensazione soprattutto dopo le dimissioni («irrevocabili») del ct azzurro Cesare Prandelli e del presidente della Figc Giancarlo Abete, annunciate in conferenza stampa al termine del match.
Una partita travagliata che è finita male per gli azzurri. Rimasti orfani del bomber bresciano Mario Balotelli nel primo tempo, e quindi in 10 per l’espulsione diretta di Marchisio, una decisione arbitrale che ha fatto molto discutere, gli uomini di Prandelli si sono poi arresi su un gol roccambolesco di Godin sugli sviluppi di un corner. Tanta amarezza per la nazionale italiana che viene eliminata dalla Coppa del Mondo.
Non è servito a Prandelli cambiare il modulo e schierare il 3-5-2 con la novità in attacco Balotelli-Immobile, opposti al tandem d’attacco di Tabarez, composto da Suarez e Cavani. Primi minuti nervosi con numerosi falli a centrocampo: Darmian su Cavani, Barzagli su Suarez. Atterrati Balotelli e Chiellini.
Gli azzurri vanno sotto al 36′ della ripresa dopo un colpo di testa vincente di Godin. Senza Balotelli (sostituito nell’intervallo) e Immobile (fuori per crampi) la reazione è inesistente. Agli ottavi ci vanno Costarica (0 a 0 nell’altro match del girone D con l’Inghilterra) e Uruguay.
La partita, risultato a parte, è stata noiosa: all’Arena Das Dunas di Natal sono lentissimi, soporiferi. Balotelli e Immobile, davanti, non riescono a finalizzare, mentre Pirlo, fore a causa del caldo od ella stanchezza, va a corrente alternata, Marchisio (poi espulso) è senza nerbo.
Positiva la prova del “blocco” bianconero Barzagli-Bonucci-Chiellini che riesce a contenere senza troppi problemi la temutissima coppia Cavani-Suarez.
Nella ripresa Prandelli lascia negli spogliatoi un nervoso e inconcludente Balotelli, ammonito nel primo tempo, e getta nella mischia Parolo. Il centrocampista del Parma dà un po’ di vivacità, ma è davvero poco. Il gioco latita e l’Uruguay non prova mai a cambiare ritmo. Al 15′ l’episodio decisivo: Marchisio viene espulso per un fallo su Rios. Quindi un morso di Suarez sulla spalla di Chiellini (non visto dall’arbitro), che probabilmente costerà caro al pistolero.
Azzurri in dieci ed ecco che all’81’ Godin insacca di testa dopo un calcio d’angolo. Inesistente la reazione degli azzurri che non riescono a restare nell’area avversaria, ma subiscono ancora.
In campo c’è anche Cassano (entrato al posto di Immobile, uscito per crampi), ma lo schema di Prandelli è debole, mancano punte decisive. . «Mi assumo tutte le responsabilità» dice il ct a fine gara. «Mi dimetto perché non è stato un progetto tecnico vincente».

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