Stamina, altra ordinanza di ripresa delle cure

Questa volta sono i giudici di Catania a ordinare il ripristino delle infusioni a un paziente.

(red.) Quella che riguarda Stamina e l’Ospedale Civile di Brescia è una vicenda che continua da mesi, e che continua a evolversi in forma di garbuglio, senza riuscire a dipanarsi. Ancora una volta, il nome del nosocomio bresciano è fatto da un tribunale. E ancora una volta gli si intima di riprendere le cure.
Dopo Pesaro e Venezia, anche il Tribunale di Catania ha emesso un’ordinanza perché venga eseguito all’ospedale di Brescia il trattamento con Stamina a due pazienti. Arenderlo noto alla stampa è il direttore sanitario dell’Ospedale Civile, Ezio Belleri, annunciando l’avvio della ricerca di medici disposti a praticare le infusioni.
«Il Tribunale di Catania – è scritto in una nota – in presenza della decisione degli operatori dell Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia di sospendere ogni loro collaborazione alla somministrazione del c.d. metodo Stamina in attesa delle determinazioni del Comitato Scientifico nominato dal Ministero della Salute, ha ordinato all’Azienda di provvedere alla somministrazione di detto trattamento con l’apporto di soggetti esterni all’organico Aziendale, da individuare, anche tramite adeguati mezzi di informazione collettiva». Servono medici e operatori, dunque, disposti a fare infusioni di cellule staminali secondo un metodo che ha portato Vannoni, Andolina e il personale del Civile ad essere indagati dalla Procura di Torino.
«Per dar seguito alla predetta ordinanza – continua la nota – l’Azienda ha dato notizia della decisione del Tribunale di Catania sul proprio portale all’indirizzo internet www.spedalicivili.brescia.it alla voce ultime notizie, nel contempo indicando i profili professionali degli operatori sanitari il cui apporto è stato ritenuto necessario per la somministrazione del trattamento Stamina in condizioni di sicurezza ed a salvaguardia della salute dei pazienti». Si tratta, in particolare, di tre infermieri, due anestesisti, un infusore e un chirurgo ortopedico.

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