Tangenti, Nicoli chiede di patteggiare 2 anni

L'ex vicepresidente del consiglio regionale lombardo ha chiesto di patteggiare nel procedimento sulla discarica di Cappella Cantone.

(red.) Franco Nicoli Cristiani, ex assessore ed ex vicepresidente bresciano  del consiglio regionale della Lombardia, ha chiesto di patteggiare 2 anni di condanna nel procedimento sulla discarica di Cappella Cantone.
Richiesta di patteggiamento a poco meno di 2 anni è stata avanzata dall’ex dirigente dell’Arpa Giuseppe Rotondaro. La decisione del gup Vincenzo Tutinelli arrivera’ il prossimo 2 luglio, giorno in cui sarà piu’ chiara anche la sorte degli altri 9 imputati: 7 di loro hanno scelto la strada del rito abbreviato, mentre l’ex governatore Roberto Formigoni e l’ex assessore Marcello Raimondi saranno giudicati con rito ordinario.
Nicoli Cristiani è finito in carcere nel novembre 2011. Secondo l’accusa, avrebbe incassato una mazzetta da 100 mila euro versata dall’imprenditore Pier Luca Locatelli, titolare del sito dove si trova la discarica di Cappella Cantone. Nel mirino della pubblica accusa c’è la delibera regionale dell’aprile 2011 (relatore lo stesso Formigoni) che ha assegnato alla discarica di Cappella Cantone la possibilità di accogliere scorie di amianto.
Un via libera dal Pirellone che secondo l’ipotesi accusatoria sarebbe costato a Locatelli un milione di euro di tangenti versati ai vertici della Compagnia delle Opere di Bergamo. Il 2 luglio il gup Tutinelli deciderà anche sul rinvio a giudizio chiesto dalla Procura per Formigoni. L’attuale senatore di Ncd e’ accusato di corruzione.

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