Mantovani a Renzi: “Sospendere Stamina”

L'assessore regionale alla salute lancia l'appello al governo, perché si faccia un decreto in attesa dei risultati del Comitato di esperti.

Più informazioni su

(red.) Un decreto per fermare subito le infusioni di cellule mesenchemiali trattate con metodo Stamina al Civile di Brescia, almeno fino al pronunciamento del comitato ministeriale.
E’ l’appello lanciato dall’assessore alla salute Mario Mantovani in visita, giovedì 12 giugno, all’ospedale bresciano. Ai medici, l’assessore e vicepresidente di Regione Lombardia ha espresso gratitudine per l’impegno e la serietà professionale dimostrata. «La Regione Lombardia è a loro vicina e l’invito è che restino uniti con l’Azienda in questo difficile percorso. A questo punto, dopo la ripresa delle  nfusioni a seguito della pronuncia da parte del Tribunale di Pesaro dello scorso 3 giugno, con la quale è stato nominato il vice presidente di Stamina Foundation, dottor Marino Andolina, Commissario ad Acta all’interno degli Spedali Civili di Brescia, si rende ancor più necessaria una prospettiva comune tra organi dello Stato su una vicenda così delicata e confusa» ha sottolineato l’assessore nel suo intervento ricordando a tutti che la Regione Lombardia non ha potestà legislativa. Da parte del Pirellone, secondo Mantovani c’è comunque sempre stata una posizione di equilibrio e allo stesso tempo di un impulso e stimolo rispetto ai soggetti istituzionalmente preposti a dire l’ultima parola. «Equilibrio, perchè a fronte delle controverse pronunzie da parte dei Tribunali, Regione Lombardia è stata tra i primi a parlare, non a caso, di “cortocircuito giudiziario”. Impulso e stimolo perchè per due volte, nel giro di poche settimane, dopo sollecitazioni informali, Regione Lombardia ha fatto appello alle più alte cariche dello Stato, affinchè, attraverso un loro intervento, si potesse sbrogliare una matassa che giorno dopo giorno stava diventando sempre più aggrovigliata».
Il 28 aprile, in particolare, la regione aveva presentato  una
 richiesta di intervento da parte del Presidente della Repubblica, in quanto Presidente del Consiglio Supremo della Magistratura, mettendo l’accento sulle incongruenze che stavano emergendo in modo sempre più evidente. Da un lato, infatti, c’erano le indagini condotte dalla Magistratura di Torino che mettevano fortemente in dubbio la validità scientifica e terapeutica delle applicazioni in essere presso gli Spedali Civili di Brescia. Dall’altro lato, le ordinanze dei giudici che davano il via libera alle infusioni. «Il Presidente Giorgio Napolitano ha subito ascoltato la nostra voce e la pratica è stata trasmessa al Consiglio Superiore della Magistratura ed al Ministero di Giustizia per i competenti approfondimenti che attendiamo di conoscere. Ma rivolgersi al presidente Napolitano è stato solo il primo atto di una serie di ‘appelli alla chiarezza’ promossi da Regione Lombardia verso le Istituzioni di governo. Lo scorso 4 giugno infatti, lo stesso appello è stato rivolto al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al Ministro della Giustizia Andrea Orlando». In quella occasione, la Regione Lombardia ha chiesto una presa di posizione netta da parte del Governo così da ripristinare la ‘certezza del diritto’ rispetto al Metodo Stamina.
Martedì 10 giugno, dopo la nomina dello scorso marzo da parte del Ministro della Salute Lorenzin, hanno preso il via i lavori del Comitato di esperti che dovrà esprimersi su Stamina. Alla luce di ci l’assessore alla Salute Mario Mantovani ha esortato il Consiglio dei Ministri ad intervenire con un provvedimento di sospensione delle infusioni, immediatamente esecutivo, in attesa che il Comitato di esperti si pronunci.
Quanto alla tutela dell’immagine del Civile, l’assessore alla Salute ha riferito di essere soddisfatto della notizia che i bresciani, nonostante il caos mediatico che ha visto al centro gli Spedali di Brescia, continuano a frequentare e a mantenere alto il rapporto di fiducia con il proprio ospedale. A confermarlo sono i numeri che confermano nessun calo delle prestazioni: «Ho parlato con il rettore dell’Università di Brescia e con il direttore generale Belleri, affinchè il prossimo anno, in occasione di Expo, i ‘Riuniti di Brescia’ siano al centro di un evento che ne metta in evidenza il livello di eccellenza che riveste nel panorama sanitario lombardo e non solo».
Intanto, il Procuratore della Corte di Cassazione, Gianfranco Ciani, ha inviato una preistruttoria nei confronti del presidente del tribunale di Pesaro che ha nominato suo ausiliario e commissario ad acta Marino Andolina, numero due di Stamina, per l’infusione a Federico.  

 

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.