Aci Brescia, nuovo ricorso al Tar

La lista Ac per Passione contesta l'annullamento di 132 schede elettorali. Chiesto il riconteggio dei voti con nuovi scrutatori.

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    (red.) Polemiche che sembrano non finire mai. Poco dopo le elezioni del direttivo dell’Aci Bresscia, chiuse con la vittoria della lista guidata da Roberto  Gaburri, sono in arrivo nuovi ricorsi al Tar che contestano il voto del 28 maggio.
    “Federico Camadini, Bruno Ferrari, Luigi Morandi, Massimo Pollini, Lucia Lia Bogliolo, candidati nella lista denominata “Aci per Passione” per l’elezione del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dell’A.C. Brescia”, si legge in una nota, “comunicano di avere affidato all’avvocato Francesco Caretta e al suo collega Francesco Noschese, ampio mandato per l’impugnazione di una serie di atti.
    I membri della lista sconfitta, almeno per il momento, contestano la presunta incompatibilità di alcuni scrutatori, e l’annullamento dei voti di lista apposti su ben 132 schede elettorali. I legali hanno, quindi, notificato alle parti in causa un ricorso al Tar. “E’ stato richiesto al Giudice competente”, conclude la nota, “il riconteggio dei voti da parte di un nuovo Consiglio di Scritatori, e la disposizione del principio di diritto conformativo sulle modalità di determinazione della volontà espressa dagli elettori con l’apposizione del segno croce alla lista. E’ stata, altresì, proposta istanza anticipatoria presidenziale al fine di sospendere l’insediamento dei candidati che, in base alla prospettazione giuridica dei legali di Aci per Passione risultano illegittimamente eletti”.

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