Tintoretto, a caccia di idee per il recupero

La Loggia e l'Aler sono d'accordo nel progetto di riqualificazione. Fino al 23 giugno il bando per le manifestazioni di interesse.

(red.) Prima si era pensato di abbatterlo, poi l’idea è tramontata. Adesso per il Tintoretto si prefigura il recupero. Fino al 23 giugno è aperto il bando per presentare le proprie manifestazioni di interesse per l’edificio.
Brescia, negli ultimi anni, sta soffrendo un’emergenza abitativa che la torre di San Polo, potrebbe, almeno parzialmente risolvere, senza intaccare nuovamente il suolo. L’imponente edificio dell’Aler infatti conta tuttora 192 appartamenti. La riqualificazione si ripropone di dotarli di una più ampia gamma di servizi pur rispettando la valenza abitativa della torre.
Una proposta concordata tra la Loggia (nella persona di Marco Fenaroli, assessore alla Casa) e l’Aler.  «Pensiamo – spiega Ettore Isacchini, presidente Aler – a una formula diversa dalla Erp tradizionale per intercettare una fascia che alla stessa Erp non può accedere ma che non regge più i canoni del libero mercato».
Nell’ideazione del progetto è stata coinvolta anche l’Aib che si è mostrata propositiva verso l’ipotesi di crearvi alloggi per i lavoratori. Nel complesso si stima che il costo per tutte le operazioni di riqualificazione si aggirerà intorno ai 15 milioni di euro. 

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