A2A, vendita 5% slitta a dicembre

Lo ha annunciato il sindaco di Brescia Emilio Del Bono che ha anche detto che «l'azionista non sarà più spettatore passivo come in passato».

(red.) Il collocamento del 5% circa di A2A da parte dei comuni di Milano e Brescia, principali azionisti della multiutility lombarda, avverrà entro il 31 dicembre e non più entro il primo semestre come originariamente previsto.
Lo ha detto il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, a margine dellapresentazione alla stampa del parco tecnologico ‘Nibiru Planet’ che verrà inaugurato l’anno prossimo presso gli spazi della ex Fiera di Brescia.
«Entro il 31 dicembre collocheremo il 5%» di A2A, ha risposto Del Bono interpellato sulla tempisitica attesa per l’operazione che farà scendere i due comuni principali azionisti al 50% più due azioni della superutility lombarda. Inizialmente la data prevista per la vendita era fissata a fine giugno, poi la discesa del titolo in Borsa ha fatto allungare la tempistica. La data di fine anno dovrebbe comunque consentire ai comuni di inserire il ricavato dalla cessione nei bilanci.
Sul ruolo degli azionisti pubblici nella società che sta uscendo dal duale e che nell’assemblea del 13 giugno prossimo nominerà i nuovo vertici, Del Bono ha ribadito che «l’azionista non sarà più spettatore passivo come in passato, non tanto per per l’ordinaria amministrazione ma nelle scelte strategiche come aggrgazioni e investimenti sul territorio e all’estero». «Su questo gli azionisti vogliono avere un’interlocuzione attenta con i propri amministratori», ha proseguito.
Il primo cittadino ha inoltre espresso piena fiducia sullo sviluppo di A2A Ambiente, la divisione che ingloba tutte le attività ambientale della società, auspicando anche una sua internazionalizzazione verso nuovi mercati.
A proposito di mercati esteri, interpellato sul destino della controllata in Montenegro Epcg, Del Bono ha detto che «il nuovo Cda valuterà la redditività e l’utilità dell’investimento» sul quale «le ombre», sotto il profilo industriale «sono state tante».
Relativamente infine alle deleghe dell’attuale direttore generale Renato Ravanelli, Del Bono ha detto «la scelta spetta al Cda e all’Ad. Su questo l’azionista non interviene».
Inizialmente Ravanelli era sostenuto dal Comune di Brescia per il ruolo di futuro Ad, mentre Milano puntava su Stefano Cao. Alla fine è prevalso un nome terzo, Valerio Camerano. «La scelta di Camerano è largamente condivisa e su cui c’è la totale fiducia degli azionisti».

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