I tifosi vip: «Salvate il Brescia»

L'appello delle celebrità bresciane al mondo economico è chiaro: "Ringraziamo Corioni, ma è ora che qualcuno gestisca la società in modo moderno".

(red.) Omar Pedrini, Daniela Merighetti, Roberto Baronio, Gianfranco Abate, e persino un rettore universitario come Augusto Preti. Sono questi i tifosi di spicco di spicco della società bresciana che, unitamente a quelle del mondo economico e politico hanno di recente fatto un appello per il futuro del Brescia calcio.
«Spero davvero – dice la Merighetti, sciatrice bresciana che quando può siede in gradinata per vedere la sua squadra –  che l’imprenditoria bresciana si metta una mano sul cuore anche se capisco che il momento storico non è dei più facili. Il calcio a Brescia è una tradizione con solide radici che sarebbe bello potesse ritrovare lo slancio e l’entusiasmo dei giorni migliori. È anche una questione d’immagine della città. Il calcio fatto in un certo modo può darle ulteriore lustro».
Ma c’è anche chi Baronio, ex stella del calcio che a Brescia è nata e cresciuta prima di approdare come tanti altri nelle grandi società, ne approfitta per ringraziare il “pres”:  
«A Gino Corioni io devo tanto se non tutto per quello che sono riuscito a fare nella mia carriera. Quindi gli sarò riconoscente per tutta la vita. Ma ha fatto il suo tempo ormai: diciamo che è ora che… si prenda una vacanza se davvero si dovessero verificare le condizioni giuste. Quindi allo stesso tempo spero che industriali e imprenditori si mettano finalmente una mano sulla coscienza. Sono certo che tornerebbe un grande entusiasmo, anche allo stadio». D’accordo con lui anche Pedrini, che vedrebbe Corioni «in un ruolo alla Ferguson».
«La premessa – dice invece Preti – è che io sono legato da profonda amicizia con Gino Corioni. Nessuno gli può togliere i meriti per quanto ha fatto in tutti questi anni. Quindi io mi auguro che si possa trovare una soluzione che possa non mortificarlo, che non sia traumatica. Ho letto, e da tifoso mi hanno fatto molto piacere, le parole di Marco Bonometti: le condivido al 100%, è più che mai giusto far leva sull’orgoglio bresciano».

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