Si delinea il nuovo profilo di A2A

Brescia e Milano hanno depositato le liste per il nuovo cda e del collegio sindacale in vista dell'assemblea del 13 e 16 giugno.

(red.) In vista dell’assemblea del 13-16 giugno, che vedrà il rinnovo del cda, A2A ha comunicato le liste depositate dagli azionisti.
Il Comune di Brescia ed il Comune di Milano hanno candidato, in ordine: Giovanni Valotti (presidente), Giovanni Comboni (vicepresidente), Luca Valerio Camerano (indicazione congiunta del Comune di Milano e del Comune di Brescia per il ruolo di amministratore delegato), Stefano Cao, Elisabetta Ceretti, Michaela Castelli, Fausto Di Mezza, Stefano Pareglio, Antonio Bonomo, Luciana Ravicini, Maria Elena Cappello, Marina Brogi ed Enrico Corali.
Carlo Tassara ha candidato Mario Cocchi e Giambattista Brivio, il Comune di Bergamo e quello di Varese, invece, Marco Baga e Renzo Torchiani. Un gruppo di società di gestione del risparmio ed investitori istituzionali ha infine candidato Luigi De Paoli, Dina Ravera e Vittorio Mongino. Per il collegio sindacale, Milano e Brescia hanno invece candidato Norberto Rosini e Cristina Casadio e come sindaco supplente Paolo Prandi.
Nomine che dovranno essere confermate dall’assemblea del 13 giugno, ma che comunque pongono fine a un periodo di incertezza che aveva penalizzato il titolo in borsa dopo la decisione di passare dalla governance duale a quella tradizionale. Ingenti gli scambi pari finora a 9,4 milioni rispetto a una media giornaliera di 13 milioni circa. Resta da definire il ruolo dell’attuale direttore generale, Renato Ravanelli, che potrebbe anche lasciare la società.
Se per Equita (rating hold e target price a 0,97 euro confermati sul titolo) l’ad Camerano è un manager con grande esperienza nel settore (ex Camuzzi, Enel Gas e Gdf-Suez Energie), bisognerà verificare come saranno definiti i rapporti con gli attuali direttori generali, Ravanelli e Rossetti, ai quali sono attribuite le deleghe per corporate, mercato e area tecnica. Altrettanto importante sarà la presentazione del piano industriale atteso a settembre.
Anche per gli esperti di Banca Imi il vero test di mercato per il nuovo cda sarà la presentazione di un piano strategico più orientato alla crescita. Nel breve termine, il titolo potrebbe rimanere sotto pressione, risentendo dell’incertezza circa il rischio overhang (eccesso di crata sul mercato) legato al collocamento del 5% del capitale da parte dei due Comuni, inizialmente previsto entro il 19 maggio e ora rinviato anche in considerazione del fatto che l’azione scambia al di sotto del limite minimo imposto a 0,86 euro.
A quanto pare, comunque, il collocamento sarà ultimato entro la fine di giugno, eventualmente con una revisione della soglia minima. «Dopo i deboli risultati trimestrali, con un outlook 2014 più pensate per le divisioni energetiche, abbiamo posto il nostro target price e il nostro rating su A2A in revisione», concludono a Banca Imi.
Gli stessi analisti di Banca Akros (hold e target price a 1 euro) non vedono nessun impatto dal cambiamento del management che sembra privilegiare una sorta di prosecuzione della strategia di successo realizzata fino ad ora. «Solo le prossime mosse strategiche consentiranno una migliore comprensione delle intenzioni del nuovo management», precisano gli analisti di Banca Akros.

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