A2A, utile in crescita nel primo trimestre

Nello stesso periodo si è registrato anche un ulteriore calo del debito netto della società controllata dai comuni di Brescia e Milano.

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    (red.) Utile netto in crescita del 5% nei primi tre mese del 2014 per A2A, muliutility controllata dal comune di Brescia e di Milano.
    Si è riunito giovedì 15 maggio il Consiglio di Gestione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza di Graziano Tarantini, ha esaminato e approvato il Resoconto Intermedio di gestione al 31 marzo 2014. Il trimestre si è caratterizzato per un ulteriore calo del debito netto della società (per il settimo trimestre consecutivo) e un incremento dell’utile netto. La marginalità industriale (Ebitda), al netto degli effetti sulle vendite di energia per usi riscaldamento (calore e gas) derivanti dalle elevate e anomale temperature registrate nel primo trimestre dell’anno, è risultata in linea con quella del corrispondente trimestre del 2013.
    Tali risultati sono stati conseguiti anche grazie all’ulteriore contributo positivo del piano di efficienza operativa in corso, che ha consentito di contrastare la situazione congiunturale nel settore elettrico che permane molto negativa. In questo comparto, la domanda nazionale è risultata in calo per il decimo trimestre consecutivo (-3,7%) e i prezzi di mercato nel periodo sono stati inferiori di oltre 10 euro/MWh (-18%) e di 29 euro/MWh (-36%) rispetto ai corrispondenti periodi del 2013 e del 2012.
    Il Margine Operativo Lordo è risultato pari a 305 milioni di euro (328 milioni di euro nel primo trimestre 2013). La contrazione di 23 milioni di euro include gli effetti connessi alle alte temperature quantificabili in circa 20 milioni di euro, nonché quelli relativi alla scadenza (da ottobre 2013) dell’incentivo CIP6 sulle produzioni di energia elettrica del termovalorizzatore di Brescia, per 11 milioni di euro. Tali impatti sono stati parzialmente compensati da una efficace gestione ordinaria. Con riferimento ai singoli settori di attività, sono risultate sostanzialmente stabili le redditività della Filiera Reti, della Filiera Ambiente (nonostante la scadenza CIP6) e della Filiera Energia. Lo sviluppo commerciale nella Filiera Cogenerazione e Teleriscaldamento non ha potuto invece compensare il calo delle vendite derivante dall’anomala situazione climatica.
    Il risultato operativo netto del periodo è risultato pari a 182 milioni di euro (+2,2%), mentre l’utile netto ha raggiunto gli 80 milioni di euro (+5,3%). Nel corso del periodo la generazione di cassa netta è risultata positiva e pari a 153 milioni di euro, dopo investimenti per 50 milioni di euro. La Posizione Finanziaria Netta alla fine di marzo 2014 si è pertanto attestata a 3.721 milioni di euro (3.874 milioni di euro al 31 dicembre 2013). Nei prossimi mesi proseguirà l’azione manageriale volta a conseguire un ulteriore calo della posizione finanziaria netta e un miglioramento dell’utile netto della gestione ordinaria rispetto a quanto conseguito nello scorso esercizio. A tali risultati contribuiranno gli ulteriori miglioramenti previsti dell’efficienza operativa.
    L’energia elettrica venduta nei mercati all’ingrosso e al dettaglio dalle società del Gruppo (al netto del contributo della partecipata montenegrina EPCG) è risultata pari a 12,5 TWh (miliardi di kilowattora), in crescita del 31% rispetto al primo trimestre 2013. Le vendite hanno interessato per 9,1 TWh il mercato nazionale e per 3,4 TWh i mercati esteri. Alla copertura del fabbisogno hanno contribuito per 3,1 TWh gli impianti del Gruppo. In particolare, nel periodo in esame, la produzione termoelettrica è stata pari a 1,6 TWh (-32%)  mentre la produzione idroelettrica ha raggiunto 1,3 TWh (+31%). Le produzioni di energia elettrica da impianti cogenerativi, da termovalorizzatori e da impianti a biogas sono risultate pari a 0,2 TWh (in calo del 58%, al netto delle vendite intercompany).
    Il Gruppo EPCG ha prodotto complessivamente 0,9 TWh (-25%), di cui 0,4 TWh da fonte termoelettrica (-1%) e 0,5 TWh da fonte idroelettrica (-37%). La diminuzione delle produzioni è quindi riconducibile alla fonte idroelettrica che, nel primo trimestre 2013, aveva conseguito risultati superiori alla media storica per effetto dell’eccezionale piovosità. Tale dinamica, a fronte di una sostanziale stabilità della domanda interna (-1,7%), ha determinato un incremento delle quantità di energia elettrica importate (+0,2 TWh). Le vendite ai clienti finali sono risultate pari a 1,1 TWh, in calo di -0,1 TWh rispetto al primo trimestre 2013. L’energia elettrica distribuita sulla rete di media e bassa tensione montenegrina è risultata pari a 0,7 TWh (-10%).
    Nel periodo in esame, le vendite di gas metano si sono attestate a 1.006 milioni di metri cubi, in crescita di 129 milioni di metri cubi, prevalentemente per effetto di una maggiore attività di intermediazione sui mercati all’ingrosso. Le vendite di calore, pari a 1,0 TWh termici, hanno invece registrato una flessione del 19% rispetto ai primi tre mesi dell’esercizio precedente, prevalentemente per effetto delle elevate temperature che hanno caratterizzato il trimestre invernale. Alla copertura del carico termico hanno contribuito gli impianti di cogenerazione e di termovalorizzazione di rifiuti, la cui produzione è risultata complessivamente pari a 0,9 TWh termici (-21%). Le quantità di rifiuti smaltiti sono state pari a 0,6 milioni di tonnellate (+2%). L’energia elettrica distribuita è stata pari a 2,8 TWh, in riduzione del 2% rispetto al primo trimestre 2013. Le quantità di gas distribuito si sono attestate a 860 Mmc (-12%), mentre l’acqua distribuita è risultata pari a 15 Mmc (16 Mmc nel primo trimestre 2013). 
    I ricavi del Gruppo A2A, pari a 1.451 milioni di euro, sono risultati in diminuzione di 138 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2013 principalmente per effetto della contrazione delle vendite di energia per uso riscaldamento conseguente all’elevata termicità registrata nel periodo. Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 305 milioni di euro, in riduzione di 23 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2013.
    Il Margine Operativo Lordo della Filiera Energia si è attestato a 147 milioni di euro, in riduzione di 6 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2013. Tale flessione è sostanzialmente attribuibile ai risultati della controllata EPCG che, sebbene positivi e pari a 20 milioni di euro, in tale comparto risultano in contrazione di 13 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2013, che aveva beneficiato di più elevate produzioni idroelettriche. Al netto di tali effetti, il Margine Operativo Lordo della Filiera Energia evidenzia invece una crescita rispetto al primo trimestre dell’anno precedente grazie ad un incremento della marginalità conseguita sui mercati dei titoli ambientali e alla positiva performance dell’attività di trading.
    Il Margine Operativo Lordo della Filiera Ambiente è risultato pari a 57 milioni di euro, in linea rispetto al primo trimestre 2013. Nel periodo in esame, infatti, i minori ricavi dovuti alla scadenza della convenzione CIP6 relativa all’impianto di termovalorizzazione di Brescia sono stati compensati dai maggiori margini conseguiti dalle attività industriali di smaltimento dei rifiuti (in particolare dalla buona performance del termovalorizzatore di Acerra), nonché dall’espansione dei servizi di raccolta e spazzamento nel Comune di Como e in alcuni comuni dell’hinterland milanese.
    Il Margine Operativo Lordo della Filiera Calore e Servizi, pari a 39 milioni di euro, si è ridotto di 16 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2013. La flessione della marginalità, relativa sia al Comparto Teleriscaldamento che al Comparto Gestione Calore, è sostanzialmente attribuibile all’andamento climatico anomalo nel primo trimestre 2014 che si confronta con un primo trimestre 2013 che, al contrario, aveva registrato temperature inferiori alle medie storiche. Tale effetto negativo è stato solo in parte compensato dall’efficace azione di sviluppo commerciale. La marginalità della Filiera Reti, si è attestata a 67 milioni di euro, in linea rispetto al primo trimestre dell’anno precedente.
    Gli ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni sono risultati complessivamente pari a 123 milioni di euro (150 milioni di euro al 31 marzo 2013). Il decremento di 27 milioni di euro è principalmente attribuibile a minori ammortamenti e a minori accantonamenti a fondi rischi. Per effetto delle dinamiche sopra esposte, il Risultato Operativo Netto ha raggiunto i 182 milioni di euro (178 milioni di euro al 31 marzo 2013). Gli Oneri netti della gestione finanziaria sono risultati pari a 44 milioni di euro (41 milioni di euro nel primo trimestre 2013). Il periodo in esame ha evidenziato una variazione negativa dei fair value dei derivati finanziari per 9 milioni di euro compensata da minori oneri finanziari netti per 6 milioni di euro conseguenti alla riduzione dell’indebitamento medio del periodo.
    La quota di risultato di società consolidate ad equity è stata positiva per 4 milioni di euro (invariata rispetto al 31 marzo 2013) ed è riconducibile principalmente alla valutazione a Patrimonio netto delle partecipazioni in Dolomiti Energia S.p.A. ed in ACSM-AGAM S.p.A..  Gli Oneri per imposte sui redditi nel periodo in esame sono risultati pari a 54 milioni di euro (55 milioni di euro al 31 marzo 2013). Il Risultato del periodo di pertinenza del Gruppo, dedotto il risultato di pertinenza di terzi azionisti, è risultato pari a 80 milioni di euro (76 milioni di euro al 31 marzo 2013).
    Il capitale investito consolidato al 31 marzo 2014 ammonta a 7.120 milioni di euro e trova copertura nel Patrimonio netto per 3.399 milioni di euro e nell’indebitamento finanziario netto per 3.721 milioni di euro. Il capitale di funzionamento ammonta a 555 milioni di euro, in diminuzione di 186 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013. Il capitale immobilizzato netto, comprensivo delle “Attività/Passività destinate alla vendita”, è pari a 6.565 milioni di euro, in aumento di 84 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013. La Posizione finanziaria netta, pari a 3.721 milioni di euro, è in miglioramento di 153 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013 a seguito della positiva generazione di cassa attribuibile alla gestione operativa, parzialmente compensata dalle risorse assorbite dalle attività di investimento per 50 milioni di euro. 

     

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