Il bresciano Piovanelli alla guida di Anmil Lombardia

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(red.) A conclusione dell’VIII Congresso dell’Anmil (associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro, nella riunione del nuovo Consiglio regionale della Lombardia tenutasi  a Milano, si è provveduto ad eleggere il rresidente ed il vicepresidente dell’associazione.
Angelo Piovanelli, Presidente provinciale dell’Anmil bresciana dal 2008, è stato eletto, per il prossimo quinquennio, Presidente regionale Anmil Lombardia e Luigi Feliciani (bergamasco) vicepresidente. Un altro bresciano, Noris Riva, è stato eletto nell’Esecutivo nazionale Anmil. L’Anmil lombarda conta oltre 50.000 soci ed è la regione più rappresentativa in campo nazionale.
«In questi ultimi anni chi mi ha preceduto, Walter Ferrari, ha lavorato bene e l’Anmil lombarda ha avuto dei riconoscimenti importanti. Ma non ci possiamo fermare, guardiamo ad un progetto molto più ampio e tangibile per tutelare le vittime degli incidenti sul lavoro e di malattie professionali. Vogliamo continuare la disseminazione di una consapevole cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto nei giovani, organizzando specifiche iniziative nella scuole» ha affermato il neo presidente Piovanelli.
«Ci piace la concretezza, la celerità nelle decisioni e la determinazione nelle scelte. Vogliamo avviare una nuova era di collaborazioni fattive e di confronti proficui con le istituzioni e le forze politiche. Dal governatore lombardo Roberto Maroni ci aspettiamo che si metta mano con ulteriore impegno ai temi della sicurezza sul lavoro e alla tutela delle vittime del lavoro. Siamo disponibili, come sempre abbiamo dimostrato, a fare la nostra parte contribuendo in modo concreto a sostenere occasioni di competitività e crescita economica del Paese nel rispetto della sicurezza dei lavoratori».
Un importante ed irrinunciabile momento di confronto e di riflessione su un tema che riguarda tutti è quello riferitoall’evento di portata mondiale, l’Expo 2015. Angelo Piovanelli sostiene che per questo appuntamento non può non prevedersi un piano di azione e sensibilizzazione condiviso affinché gli oltre 5.000 impiegati nella gestione dell’esposizione, di cui un numero significativo di stranieri, ricevano una formazione sufficiente ed adeguata per evitare infortuni, a partire dall’uso di una segnaletica appropriata e multilingue.
Con riferimento ai numeri ufficiali dell’Expo che segnalano 4.000 operai impegnati nella costruzione di 60 padiglioni per accogliere i 20 milioni di visitatori annunciati, Anmil si propone di offrire gratuitamente una serie di incontri formativi con testimonianze che rendano la sensibilizzazione sul tema della sicurezza sul lavoro più incisiva e rafforzi il rispetto delle norme di prevenzione.
«Con quasi 10 milioni di abitanti, la Lombardia risulta la più popolata tra le regioni italiane ed è tra le prime in Europa che, peraltro, presenta la maggior concentrazione di attività imprenditoriali dove primeggiano i settori dell’industria, delle costruzioni, del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura. In questo contesto non può lasciare indifferenti il numero degli oltre 97.000 infortunati sul lavoro – di cui quasi 50.000 risultano iscritti all’Anmil su circa 400.000 associati di tutta Italia – ha detto Piovanelli- che vede così, la regione Lombardia, detenere anche il triste primato, in termini assoluti, del più elevato numero di infortuni a livello nazionale con 117.135 casi nel 2012, di cui 138 mortali, e 3.047 malattie professionali».

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