A2A, al vaglio la lista degli 85 candidati

Se Giovanni Valotti è il nome prescelto per la presidenza, restano da definire quelli per il nuovo cda. In pole Comboni. Schiffer, Del Barba.

(red.) Il nome di Giovanni Valotti è quello in pole position per la presidenza di A2A, la multiutility dei Comuni di Brescia e Milnao, ma sono 85 le candidature presentate in Loggia per entrare nel consiglio di amministrazione della società.
Il nuovo cda prevede una governance snellita e solo 12 membri (anzichè 14, dopo la richiesta di ulteriori tagli da parte dell’opposizione al Comune di Milano) e ai rispettivi sindaci, Emilio Del Bono per Brescia e Giuliano Pisapia per il capoluogo lombardo spetta la nomina di quattro persone ciascuno.
Valotti, bresciano, già alla guida di Cogeme, e attualmente professore e prorettore alla Bocconi, ha trovato l’ok sia da Palazzo Loggia che da Palazzo Marino  ed ora c’è attesa per conoscere il nome dell’amministratore delegato. Anche se l’attuale direttore generale dell’azienda, Renato Ravanelli, resta tra i preferiti sia sul versante bresciano che su quello meneghino, altri candidati si sono affacciati  sulla scena, tra cui: Stefano Cao, Alessandro Pansa, Andrea Mangoni. Nel frattempo, il comitato di valutazione della Loggia sta verificando la lista degli 85 candidati bresciani. Da verificare i requisiti di onorabilità e professionalità, e da segnalare eventuali incompatibilità con la carica.
Tra i nomi, quello di Fausto Di Mezza, ex assessore al Bilancio nella Giunta Paroli, già in A2A, così come Bruno Caparini, leghista camuno, e pure Norberto Rosini, nel cds uscente. Altri nominativi sono quelli del commercialista Marco Orazi ,già in cda e sindaco di partecipate del Comune, Giorgio Schiffer, già in Brescia Mobilità ai tempi dell’amministrazione di centrosinistra di Paolo Corsini, altro nome è quello di Claudio Buizza, architetto ed ex capogruppo dei democratici di sinistra. Si è affacciata anche la proposta di candidatura di Gialluca Del Barba, ex presidente di Cogeme, e quello di Antonio Bonomo , già direttore di produzione di A2A e responsabile dell’inceneritore di Acerra. Tra i “nomi eccellenti” anche Giovanni Comboni, che sembrava in lizza per la presidenza, ora sfumata a favore di Valotti.
C’è anche Michele De Tavonatti, attualmente in Camera di commercio, Cesare Giovanardi, ex candidato sindaco e “sentinella” della politica bresciana, Paola Artioli, presidente di Aso e del settore Metallurgia, siderurgia e mineraria di Aib, indicata dal presidente degli industriali bresciani  Marco Bonometti. Il nome di Graziano Tarantini, presidente bresciano del cds, è sostenuto invece dall’ordine degli avvocati di Milano. L’attesa durerà fino al 13 giugno, data in cui è fissata l’assemblea dei soci cui spetta il compito di varare lo statuto e eleggere il consiglio di amministrazione sulla base di liste, e il collegio sindacale.

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