Stamina, il Civile: “Non venite a Brescia”

E' l'invito rivolto dall'ospedale ai pazienti che hanno annunciato la loro presenza il 5 maggio. "Non si potranno riprendere le infusioni".

(red.) Ai pazienti e ai sostenitori del metodo Stamina che hanno annunciato che il 5 maggio saranno a Brescia, gli Spedali Civili rivolgono l’invito di evitare la trasferta, perché la somministrazione del trattamento non potrà essere ripresa.
Diversi i motivi dell’impossibilità a riprendere il trattamento. In una nota, l’Azienda spiega che, per quella data non è assicurata la presenza di Erica Molino, biologa di Stamina, da tutti (Stamina, pazienti e famigliari, medici) ritenuta l’unica in grado di preparare il materiale da infondere con garanzie di sicurezza per i pazienti. «Con e-mail del 18 aprile 2014 il prof. Vannoni ha comunicato all’Azienda che la dottoressa Erica Molino potrà riprendere servizio presumibilmente il giorno 5 maggio. L’Azienda ha invitato per ben due volte (con note del 24 e del 29 aprile 2014) la dottoressa a comunicare personalmente e per iscritto alla scrivente Azienda se intenda assicurare la propria disponibilità a riprendere, a partire dal 5 maggio 2014, le operazioni necessarie per la somministrazione del c.d. trattamento Stamina, avvisandola che in mancanza di una sua impegnativa risposta entro le ore 20 del 29 aprile la scrivente Azienda riterrà che Lei non intende riprendere la propria attività. Nessuna risposta è pervenuta da parte della dott.ssa Molino nel termine assegnato».
Vannoni, con e-mail del 29 aprile 2014, si è limitato a contestare il fatto che l’Azienda si fosse rivolta direttamente alla dott.ssa Molino e a confermare genericamente “la disponibilità del nostro personale a presenziare presso i vs laboratori il giorno 05/05/2014”.
Oltre a questo, c’è anche la mancanza di disponibilità dei medici a seguire i pazienti di Stamina. «Come noto (in quanto dall’Azienda comunicato agli interessati, nonché rappresentato nelle sedi istituzionali), i clinici  finora coinvolti nelle attività correlate alla somministrazione del “trattamento Stamina”, avendo appreso che il Ministro della Sanità ha recentemente firmato il decreto di nomina dei componenti del Comitato Scientifico per la valutazione del metodo definito Stamina, all’inizio di aprile hanno comunicato di ritenere opportuno e doveroso sospendere la nostra collaborazione nel trattamento relativo a tale metodo, rimanendo in attesa che la stessa nuova Commissione Governativa dia una risposta esauriente alle molteplici questioni tuttora aperte riguardo tale metodica. Tale decisione, adottata in scienza e coscienza e come tale espressione di autonomia professionale, è tuttora mantenuta ferma».
La nota prosegue ancora, con riferimento alla possibilità che figure esterne all’Ospedale possano entrare e praticare il trattamento. «Ancorché ripetutamente sollecitata a farlo, l’Azienda non ritiene di dovere né di potere adottare ordini di servizio nei confronti dei medici predetti, ai quali ha finora trasmesso (e continuerà a trasmettere) i provvedimenti dei Tribunali che ordinano la somministrazione del “trattamento Stamina”; provvedimenti la cui efficacia non necessita di integrazioni da parte dell’Azienda. Allo scopo di non esporsi a possibili  e già preannunciate azioni strumentali volte a configurare responsabilità dell’Azienda, degli organi e operatori della stessa, in relazione alla riportata decisione dei medici, l’Azienda ha avuto cura di verificare, tramite i Direttori di Dipartimento e di Presidio se vi siano al proprio interno altri operatori disponibili a porre in essere le attività necessarie alla somministrazione del c.d. trattamento Stamina. L’esito della verifica è stato negativo. In nessun caso si potrà consentire ad operatori non appartenenti al SSN di accedere alle proprie strutture e di procedere alla somministrazione del trattamento Stamina, non contemplando l’ordine dei Giudici tale soluzione. Ne consegue che la presenza di tali operatori e l’eventuale Loro attività deve ritenersi priva di qualsiasi legittimità. Considerato pertanto che, allo stato, per le ragioni esposte non è possibile procedere alla ripresa del trattamento, i pazienti interessati sono stati invitati a non presentarsi presso l’Azienda Ospedaliera il prossimo 5 maggio».

 

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