Discarica Ghedi, assemblea “infernale”

L'incontro sulla ex cava Inferno e il deposito di rifiuti che dovrebbe sorgervi ha scatenato gli animi, Contrari anche i cinque candidati sindaci.

Più informazioni su

(red.) La si potrebbe chiamare “Assemblea Inferno”. Sia per l’oggetto della discussione (l’ex cava Inferno), sia per il clima rovente dei toni usati dai partecipanti.  L’altra sera, in occasione dell’incontro «Discarica a Ghedi, ne sai abbastanza?», organizzato dal Comitato anti rovine territoriali ambientali, la sala consiliare era colma di gente, esperti e cittadini ghedesi interessati a saperne di più sulla zona e a dire la propria.
A spaventare i più è il progetto di costruzione di discarica che dovrebbe sorgere proprio nella ex cava. Un tema scottante anche per la vicinanza delle elezioni comunali. All’incontro nessuno dei cinque candidati sindaco è infatti mancato. Inutile ribadire la contrarietà al progetto del Comitato che per far chiarezza ha invitato anche due geologi, di pareri contrastanti sulle opportunità e i rischi. Giovanni Bassi ha criticato l’autorizzazione provinciale considerata “lacunosa”, mentre il collega Pierluigi Vercesi ha in sostanza ribadito la fiducia nel documento.  E’ stato questo il momento più caldo con gli auditori che parteggiavano in modo acceso per l’uno o l’altro esperto.
Poi la discussione è scivolata sul piano politico. Qui sono entrati in gioco i candidati sindaco: Lorenzo Borzi,sostenuto da «Borzi sindaco», «Ghedi Tricolore», «Lega Nord-Lega Lombarda-Basta euro» e «Forza Italia»; Walter Migliorati per «Indipendenti», «La civica città» e «Insieme per Ghedi»; Simonetta Migliorati («Laboratorio civico-Partito democratico»); Angelo Bindoni («Insieme a sinistra-Movimento alternativo per Ghedi »); Michele Nappa per il Movimento 5 Stelle.
Tutti i candidati hanno espresso forte contrarietà al progetto, ma alcuni, come Bindoni, hanno proposto di esprimere il proprio “no” anche ricorrendo ad azioni non-violente. Altri hanno optato per le vie legali. Ora la parola passa agli elettori, che martedì (forse) hanno potuto farsi un’idea più chiara della situazione.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.