Secessionisti liberi, “ha perso lo Stato”

E' il commento a caldo del leader dei venetisti di Plebiscito.eu, Gianluca Busato, dopo la decisione del Tribunale del Riesame. Boso: "Hanno rilasciato degli innocenti".

(red.) «Lo Stato italiano ha perso. Viva la Repubblica veneta».
Commenta così il leader dei venetisti di ‘Plebiscito.eu’, Gianluca Busato, la decisione del Tribunale del Riesame di Brescia che  ha deciso la scarcerazione di 7 dei secessionisti arrestati il 2 aprile scorso e i la concessione dei domiciliari ad altri 5. «La smettano ora e per sempre questi politicanti di infangare la Repubblica Veneta», prosegue il movimento venetista, «la smettano di perseguitare onesti cittadini lavoratori, intellettuali, pacifici e responsabili, che hanno l’unica colpa di essersi assunti le proprie responsabilità e di essersi attivati per amore della propria terra e per garantire il benessere e la felicità del popolo veneto».
Grande soddisfazione per la remissione in libertà di Franco Rocchetta, arrestato nella vicenda dei secessionisti su indagine della Procura di Brescia, da parte del suo legale di fiducia Fabio Pinelli, secondo cui è stato riconosciuto lo spessore umano e quello giuridico di Rocchetta che in 15 giorni di carcere ha perso tra gli otto e i 10 chili di peso. Pinelli – che si riserva di vedere le carte – ipotizza che potrebbero essere state accolte dal Riesame la questione della territorialità che sposterebbe su Padova da Brescia il procedimento ma anche l’aggravante dell’associazione ai fini terroristici. «Sono sensazioni», ha detto al proposito Pinelli, parlando con l’Ansa, «ma dobbiamo attendere di avere le motivazioni per una disamina ed una comunicazione puntuale».
«Erano state arrestate 24 persone che non dovevano essere toccate, oggi hanno solo liberato degli innocenti»: questo il commento fatto, sempre all’Ansa, da Erminio Boso, leader degli indipendentisti della Lega Nord. «Quando uno Stato non rispetta e ha paura dei suoi cittadini i cittadini devono avere paura di quello Stato e allora non gli resta che scappare. Ma noi oggi dove scappiamo? In una Europa dove domina il pensiero unico della sinistra che metterebbe in galera o in ospedale psichiatrico tutti quelli che non si adeguano? Forse a questo punto ci resta solo la possibilità di andare in Russia a chiedere che Putin ci garantisca lui la libertà…»

 

 

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