Via Razziche, il cromo è nella norma?

Le indagini del 4 aprile sull'acqua hanno rilevato un valore dell'inquinante pari a 7,8 microgrammi/litro. Ma l'ordinanza del Comune resta in vigore.

(red.) Cromo sì, cromo no. L’acqua dei rubinetti al quartiere San Bartolomeo a Brescia è sicura oppure no? Un dilemma di non poco conto per i residenti che, dopo le analisi effettuate nei giorni scorsi, hanno ottenuto i risultati di ulteriori controlli commissionati in via privata ad un laboratorio.
Questa volta, l’esito riferisce di livelli di inquinante nella norma: dai 65microgrammi per litro rilevati l’11 marzo in un appartamento della zona, ai 7,8 degli esami effettuati venerdì 4 aprile. Ad effettuare l’indagine sull’acqua dell’acquedotto la Chemiricerche che ha messo nero su bianco questo dato, inferiore addirittura ai 10,7 microgrammi per litro riscontrati da A2A (tramite Idam) lo stesso gorno nel perimetro pubblico esterno alle palazzine.
Quindi, riassumendo: l’11 marzo vengono riscontrati valori fuori norma in un casa dello stabile di via Razziche al civico 1/5, il 4 aprile il cromo esavalente è invece nella norma, sia all’interno che all’esterno dello stabile, ma, nel frattempo, sino a successivo ordine, resta in vigore l’ordinanza emessa l’8 apriled al Comune di Brescia che vieta l’utilizzo dell’acqua «fino al ripristino dei parametri dell’acqua erogata».
Ora l’amministratore del condominio ha avviato una serie di accertamenti sull’impianto idrico della palazzina e altre analisi sull’acqua, ma ha già chiesto alla Logia la revoca dell’ordinanza comunale sulla base degli ultimi risultati.
Il Comune però, come ha spiegato l’assessore all’Ambiente Gianluigi Fondra, preferisce usare cautela ed attendere il nulla osta dell’Asl che deciderà se l’emergenza è passata ed, evenualmente, se sia necessario aprofondire la questione. Intanto, in via Razziche, i rubinetti restano chiusi.

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