I secessionisti bresciani restano in carcere

Corrado Manessi, Roberto Abeni, Michele Cattaneo, Angelo Zanardini e Stefano Ferrari a Canton Mombello, domiciliari invece per Giancarlo Orini.

(red.) Restano in carcere i secessionisti bresciani arrestati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Brescia .Lo ha stabilito il Gip Enrico Ceravone respingendo le richieste di scarcerazione.
Corrado Manessi, Roberto Abeni, Michele Cattaneo, Angelo Zanardini e Stefano Ferrari rimangono dunque nel carcere di Canton Mombello, mentre per Giancarlo Orini, ex imprenditore 75enne, sono stati disposti, a motivo dell’età, i domiciliari.
Scarcerato invece Andrea Meneghelli: il Giudice ha accolto la tesi difensiva secondo cui Meneghelli avrebbe sì idee venetiste ed indipendentiste ma «ben lontane», ha riferito il legale dell’uomo, «dall’uso della violenza e delle armi con la sola intenzione di aprire un dibattito ed un confronto politico per il Veneto.
Orini, considerato dagli inquirenti il fondatore del gruppo “Alleanza”, si era presentato davanti al gip martedì mattina, avvalendosi della facoltà di non rispondere.

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