Cdc Brescia, la riforma viaggia spedita

Il documento proposto da Aib alle associazioni di categoria per un rinnovo dell'ente ha trovato ampio consenso. Per la presidenza in pole (ancora) Bettoni.

(red.) La Camera di Commercio di Brescia si rinnova e la veste pensata per darle un nuovo assetto sembra ottenere il placet di (quasi) tutte le diverse associazioni di categoria.
Il documento intitolato «Progetto per la nuova Camera di commercio di Brescia» è stato formulato dai vertici di Aib, primo firmatario Marco  Bonometti, presidente dell’Associazione industriale bresciana, e sottoposto ai dirigenti di Confesercenti, Associazione artigiani, Confartigianato, Ascom che lo hanno discusso nel corso di un’assemblea che si è svolta giovedì 3 aprile. La riforma della Cdc diventa operativa tramite una «Intesa organizzativa per la rappresentanza delle imprese negli organi della Camera di Commercio». Il protocollo prevede la costituzione di un Consiglio dei presidenti, «per elaborare piani di intervento pluriennali sui temi d interesse delle imprese». Resta da definire il nodo presidenza dell’ente, ma questo è affidato alla giunta.
Tra i punti della rinnovata Cdc la alienazione delle partecipazioni non in linea con gli obiettivi camerali e anche la verifica delle funzioni dell’ente che dovranno essere relative a «compiti primari».
Sul tavolo anche l’impegno a trovare un accordo per l’elezione di presidente e membri della giunta e a non percepire compensi per la presenza in seno alla Camera di commercio. Per quanto riguarda il nodo presidenza, in pole position rimane Francesco Bettoni, il quale, se approverà tutte le liena guida indicate nel documento, verrà riconfermato alla guida dell’ente.
Diversamente, si aprirebbero altri scenari che potrebbero portare a scelte differenti, magari puntando sulla figura di un industriale.

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