Carcere invivibile: estradizione sospesa

Accolto il ricorso di un uomo che si è opposto al trasferimento a Brescia. Il sovraffollamento è contrario a quanto stabilisce la Corte europea dei diritti umani.

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(red.) Niente estradizione e niente carcere per un cittadino italiano, arrestato in Ticino, poiché le condizioni detentive in Italia sono problematiche sotto il profilo dei diritti umani.
Il Tribunale penale federale di Bellinzona ha accolto il ricorso di un uomo, arrestato in Svizzera, il quale si è opposto al suo trasferimento, poiché il sovraffollamento in alcune prigioni italiane è contrario a quanto stabilisce la Corte europea dei diritti umani.
La Svizzera si attende delle precise garanzie sulle condizioni detentive. La Corti di Strasburgo ha ricordato che lo spazio minimo per ogni detenuto è di 4 metri quadrati.
La sentenza è stata invocata dal legale del cittadino italiano, toccato da un mandato di cattura internazionale e finito in manette l’ottobre scorso per reati legati agli stupefacenti. L’uomo sarebbe quindi dovuto essere estradato in Italia e incarcerato nel penitenziario di Canton Mombello a Brescia, le cui condizioni di sovraffollamento sono oramai note e segnano un record negativo a livello nazionale.

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