Corda Molle, “si risarciscano gli espropriati”

Il Tar ha stabilito che alcuni proprietari di Ospitaletto vengano ricompensati dell'occupazione della loro proprietà. Ora si temono ricorsi di altri agricoltori.

(red.) Gli interessi della collettività spesso richiedono il sacrificio dei singoli, ma non sempre a vincere sono le istituzioni. E’ quanto succede a Ospitaletto.
Nel comune bresciano il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Anas e società Autostrade Centropadane, per realizzare il raccordo autostradale tra l’A4, l’A21 e l’areoporto di Montichiari (la cosiddetta Corda Molle) avevano occupato decine di ettari di proprietà di alcuni agricoltori della zona. Ma la legge prevede che all’occupazione faccia seguito l’esproprio versamento del corrispettivo in denaro. Ma l’esproprio non si è mai verificato. Così i contadini hanno fatto ricorso al Tar e i giudici gli hanno riconosciuto la ragione. Ora agli enti in questione toccherà sborsare svariate decine di migliaia di euro.
La Seconda sezione del Tar (presidente Giorgio Calderoni; giudice relatore-estensore Mara Bertagnolli) ha infatti accolto il ricorso di quattro agricoltori di Ospitaletto, assistiti dagli avvocati Enzo Barilà di Milano e Mario Nasta di Brescia. Professionisti di misure, esperti di calcoli e avvocati definiranno a breve- salvo appello alConsigliodi Stato – l’ammontare della somma complessivamente dovuta sulla base dei 14 euro annui (e frazioni di anno), fissati, con complesso conteggio ragionieristico, dal Tar, per metro quadrato della superficie occupata (4.560 mq), a partire dal 10 novembre 2012. Oltre a ciò le società dovranno anche risarcire gli agricoltori delle spese processuali (circa 3 mila euro a testa). E, negli ambienti ministeriali, è ora palpabile il timore che molti altri proprietari, vittime dei ritardi nei risarcimenti, possano decidere di intraprendere le vie legali.

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