Sì al terzo mandato per i piccoli comuni

Con il disegno di legge Delrio le carte in tavola potrebbero cambiare e molti sindaci dei comuni bresciani sotto i 3 mila abitanti potrebbero ricandidarsi.

(red.) Molti sindaci dei piccoli comuni bresciani, in conclusione di secondo mandato, hanno probabilmente già fatto le valige, pronti a lasciare il posto ai nuovi eletti. Ma forse molti di loro dovranno disfarle quelle valige, almeno se il nuovo disegno legge di Delrio rimarrà immutato.
Il sottosegretario, cui è legato il nome del ddl, ha proposto di portare a tre i mandati ammissibili per i comuni con meno di tre mila abitanti. Stando così le cose, per molte liste sarebbe tutto da rifare, e i nomi dei vcchi sindaci potrebbero essere reintrodotti. ll prossimo 25 maggio quindi alle elezioni comunali si potranno presentare anche quei primi cittadini in conclusione di sec0ndo mandato.
Ma le novità non finiscono qui per i comuni che andranno al voto. Nelle realtà fino a tre mila abitanti saranno eletti dieci consiglieri comunali e il neo sindaco potrà nominare due assessori, mentre in quei paesi che hanno una popolazione che va da 3 a 10mila si avranno invece 12 consiglieri comunali e 4 assessori. Viene poi introdotto l’obbligo, ma in queto caso solo nei Comuni con popolazione superiore a 3 mila abitanti, di assicurare la parità di genere nelle giunte. Sempre che il Senato, cosa non del tutto improbabile vista la maggiornanza trasversale ma traballante, non respinga l documento e imponga di riscrivere tutto.

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