Duro confronto ultras-giocatori

I tifosi della Curva Nord hanno raggiunto il San Filippo e hanno intonato cori e invettive. Scontro a muso duro fra capitan Zambelli e una gruppetto di contestatori.

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    (red.) Quattro sconfitte di fila sono un bottino amaro da digerire. Soprattutto per dei tifosi che, allettati dalle promesse della società, ambivano alla promozione in serie A della squadra e ora devono fare i conti con una situazione di classifica che non si vedeva da decenni.
    Così martedì, in occasione dell’allenamento infrasettimanale della squadra, una trentina di ultras della Curva Nord si sono dati appuntamento all’esterno del campo 1 del centro sportivo San Filippo, dove era prevista la sessione di allenamento infrasettimanale del Brescia.
    All’ingresso dei giocatori sul campo sono partiti i primi, accalorati, cori di contestazione. Slogan e invettive, oltre al lancio di alcuni fumogeni, sono stati molteplici, ma il picco della tensione s’è registrato subito dopo il fischio finale dell’allenatore che chiudeva la seduta. Caracciolo, Zambelli e alcuni compagni si sono avvicinati alla rete divisoria per dialogare con i tifosi.  «Dovete starci vicino -haurlato il capitano- perché se ci abbandonate anche voi, è finita». Ma i tifosi non hanno voluto sentire ragioni e hanno invitato la squadra a mostrare gli attributi.
    Erano anni che il malumore degli ultras non trovava sfogo al campo di allenamento. Di solito le “visite” erano di sostegno alla squadra, come quella dell’anno scorso prima della trasferta a Livorno nei play off o quella al campo della Badia del 18 gennaio.
    In un clima quindi non certo sereno, sono comunque continuate le prove tattiche di Ivo Iaconi in vista della sfida con lo Spezia di sabato al Rigamonti. Una sfida delicata, anche per evitare nuove tensioni fra il tifo, i giocatori e la dirigenza della società. La vittoria forse non servirebbe a migliorare di molto la situazione di classifica, ma sicuramente servirebbe per stemperare un’atmosfera sempre più pesante.

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