Sciopero del tifo: sabato la Nord sarà deserta

Protestano gli ultras delle rondinelle che, sabato 8 marzo, diserteranno gli spalti in occasione del match con il Latina. «Chiediamo una società seria».

(red.) Spalti vuoti, il prossimo sabato 8 marzo, al Rigamonti di Brescia, dove gli ultras delle rondinelle hanno annunciato una diserzione in massa per protestare contro la “gestione Corioni” della squadra.
Lo hanno annunciato i tifosi stessi al termine di una riunione che si è svolta nella serata di martedì e a cui ha fatto seguito un comunicato stampa nel quale i supporters biancazzurri precisano di non voler contestare il neo mister Ivo Iaconi, «contro cui non abbiamo nulla e a cui auguriamo buon lavoro», ma di voler dare un segnale forte contro le decisioni assunte dal presidente Gino Corioni nei confronti della squadra.
Sabato, dunque, alle 15, gli spalti della Nord resteranno deserti nel match d’esordio del neo allenatore contro il Latina.
«Si tratta di una scelta» si legge nella nota dei tifosi, «per certi versi clamorosa, mai infatti in 35 anni di storia del tifo a Brescia si è deciso di far mancare alla squadra il nostro apporto, esiste si un precedente datato 1987 ma si trattava di una contestazione verso l’allora mister Bruno Giorgi. Scelta dolorosa, scelta soffertissima».
«Scelta» prosegue il comunicato «dovuta all’ormai inaccettabile e vergognoso susseguirsi di situazioni grottesche, in alcuni casi ridicole, che ci stanno facendo sprofondare nella vergogna agli occhi di tutta l’Italia calcistica. La società Brescia Calcio è ormai ridotta in uno stato pietoso, soltanto negli ultimi 8 mesi abbiamo dovuto ingoiare bocconi amarissimi, dal siluramento di un allenatore amatissimo dalla piazza come mister Calori all’approdo di Gianpaolo (una “scommessa” in perfetto stile Andrea Iaconi, l’oscuro direttore sportivo di casa Corioni), dalla sua “fuga” gestita dalla società in maniera grottesca al Maifredi che ritrova fantomatici stimoli, passando per l’incredibile maniera in cui è stato cacciato mister Bergodi, riuscendo perfino nell’impresa di dare l’ultima parola a Gianpaolo, salito a Brescia in una sera di marzo nonostante avesse già in tasca un accordo triennale con l’Ascoli».
I tifosi precisano inoltre di non chiedere «scudetti o Champions League, ci basta una società seria, onesta e rispettosa dei suoi tifosi, che sappia ridare alla nostra città la voglia di urlare in cielo tutto il nostro orgoglio, che vi sappia riportare di nuovo tutti allo stadio a sostenere il nostro amato Brescia».

 

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