Voto agli immigrati, la sinistra contro la Lega

Sel, la Cgil e le associazioni ribadiscono il loro favore al provvedimento inserito nella riforma dei Consigli di quartiere. «Imperdonabile escluderli».

(red.) In Consiglio comunale, convocato per giovedì mattina alle 9, approda la delibera che avvia il percorso dei Consigli di quartiere. Tra i punti destinati a far più discutere, la possibilità, per gli stranieri residenti da almeno cinque anni in città, di votare ed essere eletti nei nuovi organismi decentrati. Proprio sulla questione la Lega Nord sembra non voler transigere, e ha annunciato la presentazione di emendamenti restrittivi.
L’ostilità del Carroccio ha suscitato a sua volta  molte critiche negli ambienti della sinistra associazionistica, sindacale e politica. «Il nostro gruppo ha ottenuto che il diritto di voto sia concesso anche ai cittadini immigrati residenti in città da almeno cinque anni – ricorda il comitato Al Lavoro con Brescia – . La Lega è fortemente contrariata e ha organizzato una mobilitazione per fare pressione sul Consiglio».
Sel Brescia rincara le critiche al Corroccio aggiungendo che «impedire agli stranieri residenti da più di cinque anni di svolgere attività politica produrrebbe uno scollamento ancora più evidente». Infine la Cgil e la Fondazione Guido Piccini ricordano che «molti stranieri, nuovi cittadini italiani, e i loro figli, costituiscono il futuro della città e sarebbe impensabile tenerli fuori dalle dinamiche decisionali che impattano sulla vita pubblica di prossimità».

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.