Questura: «Niente allarmismi inutili»

In merito all'allarme criminalità parla il questore Luigi Di Matteo: «I furti in casa sono diminuiti del 50% dal 2012. Serve collaborazione fra i cittadini»

(red.) Non nega l’emergenza, ma di certo la ridimensiona e si dice fiducioso per il futuro della città.
Il questore di Brescia Luigi Di Matteo, da otto mesi alla gestione dell’ordine pubblico bresciano, si sente chiamato in causa dall’allarme che si è scatenato nelle ultime settimane nella città, e ha deciso di intervenire. Ad accendere la miccia è stata soprattutto la vicenda di Serle, che ha scatenato la paura di molti concittadini.
Ma il questore è rassicurante: «In realtà, rispetto al 2012 le denunce sono state la metà. I furti, semmai, sono aumentati del 3 per cento a livello provinciale». Secondo Di Matteo però, ad essere aumentati sono soprattutto i furti nei supermercati e ai danni delle automobili, mentre sono calati quelli in casa. «Brescia non sta peggio di altre città – continua Di Matteo -. Ai cittadini dico che abbiamo incrementato gli sforzi e di non essere preoccupati».
E poi non lesina suggerimenti ai cittadini, invitando tutti a collaborare con le autorità, ma anche fra residenti, sforzandosi tutti di tenere monitorata la situazione, ma senza allarmismi. Anche perché, ricorda il questore, la maggior parte dei furti in casa avviene di giorno , prevalentemente nel tardo pomeriggio.
In merito agli episodi di tensione politica e sociale che si sono avuti di recente il questore ha sottolineato che «il problema riguarda tutte le città italiane», ma ha assicurato che «a Brescia la situazione è sotto controllo». Non a caso, dopo anni, per la prima volta lo scorso maggio «la ricorrenza di piazza della Loggia non ha fatto registrare scontri». La questura punta sul dialogo e sulla prevenzione: «Credo nella sicurezza partecipata, nel dialogo e nel senso civico», ha ribadito Di Matteo.

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