Daverio: «Un referendum per il Bigio»

Il celebre critico d'arte in un'intervista al Corriere della Sera parla del discusso monumento bresciano. «Ne parlerebbero tutti, in Italia e altrove»

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(red.) Il celebre critico d’arte torna a parlare di Brescia. Lo fa dalle colonne dell’edizione bresciana de Il Corriere della Sera. Argomento dell’intervista, nemmeno a dirlo, il “Bigio”. Interrogato in merito Philippe Daverio dispensa silenzi e consigli in egual misura sulla discussa statua d’epoca fascista, a cui tempo fa si era interessato persino il Guardian.
«Non dirò mai cosa penso sul Bigio. Però il sindaco Emilio Del Bono deve indire un referendum sulla statua di Arturo Dazzi. Spetta alla polis, ai cittadini, decidere sull’eventuale ritorno del colosso. In quel caso, dopo il referendum, chiamatemi pure e dirò che penso della statua. Ora non mi esprimo per non influenzare l’opinione pubblica», dice scusandosi l’emerito critico. Secondo Daverio il referendum sarebbe un ottimo propulsore turistico, oltre che uno strumento democratico.
«Il referendum, che peraltro costa zero, nemmeno un centesimo, sarebbe un’opportunità di comunicazione folgorante, con un’eco straordinaria. Ne parlerebbero tutti. In Italia e altrove. Brescia sulle prime pagine dei quotidiani internazionali, ci pensa?». Che facciamo? Ci pensiamo?

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