Ultras, 36 bresciani nel taccuino della “Daspo”

Fermati sulla strada di La Spezia senza tessera del tifoso avevano dichiarato di andare al mare. Ora rischiano una diffida dai campi da uno a tre anni.

(red.) Daspo. Non è il nome di una polizia segreta di qualche paese ex sovietico. Ma qualcosa a che fare con l’ordine pubblico ce l’ha. È il nome del provvedimento sportivo con il quale gli ultras, considerati indesiderabili, vengono allontanati dagli stadi per un periodo da definire.
Ad essere colpiti dal provvedimento sono stati questa volta 36 tifosi del Brescia. Fermati dalla polizia in autogrill sulla strada per La Spezia, gli ultras della Curva Nord erano stati trovati sprovvisti di tessera del tifoso, una carta d’identità ormai indispensabile per sedersi negli stadi delle squadre avversarie. Gli ultras delle rondinelle hanno provato a difendersi sostenendo di essere in gita per il mare, ma le forze dell’ordine, vedendoli bardati di sciarpe e bandiere, non hanno creduto loro. Una volta scoperti, hanno girato l’autobus e fatto retromarcia in direzione di Brescia. Ma l’inversione non è bastata.
Ora i 36 tifosi rischiano di rimanere lontano dagli stadi di tutta Italia da uno a tre anni. Tuttavia il “dietrofront” potrebbe attenuare il provvedimento e ridurlo al minimo previsto dalla legge: 12 mesi.

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