Ludopatia, sconti Irap per chi rinuncia alle slot

Fabio Rolfi e Viviana Beccalossi, nel corso di un convegno tenutosi venerdì sera all'Hotel Master di Brescia, hanno tracciato il quadro di un allarme sociale.

Più informazioni su

(d.s.) Una piaga sociale sempre più diffusa, che distrugge le persone e le loro famiglie, un vero è proprio allarme sociale paragonabile alle dipendenze da stupefacenti, alcool e medicinali. E’ la ludopatia, riconosciuta, ormai, come una vera e propria malattia, e particolarmente diffusa in Italia, Paese che vanta il primo posto in Europa per la diffusione del gioco d’azzardo e, conseguentemente, un numero sempre più elevato di italiani che rischiano di diventare dipendenti dal gioco.
E’ per questo che Regione Lombardia ha deciso di intervenire con un provvedimento legislativo, approvato il 4 luglio, che entrerà nella sua fase attuativa il 15 di ottobre. Proprio per presentare la nuova legge per il contrasto del gioco d’azzardo patologico, la Lega Nord ha organizzato un incontro, presso il Master Hotel, che ha visto la presenza del consigliere regionale Fabio Rolfi, dell’assessore regionale al territorio Viviana Beccalossi, artefici di una legge che vanta un input tutto bresciano, oltre che del segretario cittadino del Carroccio bresciano Paolo Sabbadini, di Fabio Scozzesi delle Acli e della psicologa Elisabetta Rizzi.
“La Lombardia è la regione che soffre di più questo problema che incide pesantemente sul sociale, Brescia è la seconda provincia dopo Pavia per diffusione del gioco d’azzardo e conseguentemente delle patologie ad esso legato, per questo è una questione alla quale tengo molto e che ho ritenuto priorità anche in campagna elettorale”, ha spiegato l’assessore Beccalossi, forte di numeri che fanno ben comprendere le dimensioni di un vero e proprio allarme sociale.
In Italia sono ben 32 milioni i giocatori d’azzardo, di questi circa 3 milioni sono a rischio patologia, mentre ben 800.000 hanno già superato questa soglia rovinando la propria vita e quella di chi sta loro attorno. Proprio per questo il gruppo Lega Nord in Regione, insieme alla giunta, e con l’appoggio di tutti i gruppi politici presenti in consiglio regionale e in commissione, ha prodotto una legge che consentirebbe di avere a disposizione annualmente circa 1,2 milioni di euro da destinare all’incentivazione di chi disinstalla le slot oltre che per la prevenzione e la cura.
“Consapevoli delle dimensioni del problema, abbiamo ascoltato tutte le parti in causa prima di proporre una legge che punta a fornire maggiori poteri ai sindaci per contrastare la diffusione di slot machine, mediante il piano commerciale, a incentivare i commercianti virtuosi che rinunciano a questo tipo di introito mediante agevolazioni fiscali sull’Irap e a disincentivare con aggravi che sceglie questo tipo di facile guadagno, alla creazione di un marchio no slot,oltre che alla formazione di esercenti e polizia locale”, ha detto Rolfi, illustrando la nuova legge.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.