Imu: Siena la più cara, Brescia “tiene”

Nel capoluogo senese i proprietari di prima casa sborsano in media 239,63 euro. A Crotone, invece, solo 10,95 euro. La Leonessa tocca quota 69 euro.

(red.) Appena 10,95 euro per l’Imu prima casa: accade a Crotone, il capoluogo dove si paga l’imposta per l’abitazione più bassa. Venti volte in meno rispetto alla città più cara, Siena, dove ogni abitante versa in media 239,63 euro. E’ quanto emerge da uno studio dell’ex senatore Marco Stradiotto che confronta l’imposta sugli immobili nel 2012 nei vari capoluoghi di provincia. Nella top ten dei capoluoghi più cari per l’Imu prima casa ci sono tutte città del centro-nord, con l’eccezione di Cagliari e Caserta.
Senesi, milanesi e romani: sono loro i cittadini che pagano l’Imu più alta d’Italia. Il record spetta a Siena, dove l’importo per abitante è di 902,54 euro. Negli altri due capoluoghi si supera comunque la soglia di 800 euro per abitante: circa 5 volte l’importo versato dagli abitanti di Iglesias, che sborsano l’importo più contenuto della Penisola. Emerge da uno studio dell’ex senatore Marco Stradiotto, esperto in federalismo fiscale, che analizza l’imposta sugli immobili 2012 nei capoluoghi.
E a Brescia? La Leonessa si mantiene su una media tutto sommato accettabile (se confrontata con le città più esose), ovvero 69,00 euro, che comunque, costituiscono un incremento (nel 2012) del 34,82% rispetto alla rilevazione precedente dell’Ici, ferma a  44,97 euro. In totale, la cifra esborsata dai bresciani sull’abitazione principale era stata di 8.582.819 euro di Ici, mentre è salita a 13.046.102 euro di Imu.
Nel podio dei capoluoghi più cari per la cifra complessiva pagata, accanto a Siena salgono Milano (complessivi 856,89 euro) e Roma (810,61 euro) e nella top ten ci sono solo città del Centro-Nord. Agli ultimi posti della classifica, invece, Iglesias dove l’importo totale versato per abitante è di 163,22 euro, circa 5 volte in meno rispetto alla tassa senese. Tra i capoluoghi con gli importi più contenuti altre due città del Sud Italia, Crotone (164,51 euro) e Lanusei (182,10 euro).
Il passaggio dall’Ici all’Imu sulla prima casa è costato molto caro ai cittadini di Taranto, dove l’imposta ha subito un incremento del 78,53% (a 56,85 euro nel 2012). E’ quanto risulta da uno studio dell’ex senatore Marco Stradiotto che analizza l’imposta sugli immobili nel 2012 nei capoluoghi. Tra le città con i maggiori aumenti seguono Ancona (+54% a 133,63 euro) e soprattutto Siena (+53%), dove si paga l’Imu prima casa più cara della penisola (239,63 euro). Il passaggio è stato più vantaggioso invece per Crotone, che registra il decremento maggiore tra Ici pro capite prima casa e Imu pro capite (-67,82%), oltre ad avere il record per l’Imu prima casa più bassa d’Italia (10,95 euro); seguono Cuneo (-48,89% a 39,18 euro) e Pesaro (-38,55% a 41,29 euro).

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