Caso Gianfranco, vigili offesi criticano Del Bono

Una nota stampa delle Rsu della polizia locale contro le dichiarazioni del sindaco: "Prima di criticare si confronti con i lavoratori del corpo di Polizia Locale".

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(red.) Non sono piaciute, agli agenti della polizia locale di Brescia, l’esternazioni del sindaco Emilio Del Bono sullo sgmobero del signor Gianfranco, anziano di Roncadelle che, ogni giorno, si recava in corso Palestro per allestire, per terra, un piccolo banchetto di libri usati, la cui vendita è ad offerta libera.
In una nota stampa, le Rsu dei vigili, hanno voluto rispondere alle critiche ricevute: “Pur non volendo entrare in valutazioni, che non ci spettano, sullo specifico della difficile situazione del signor Amidani, tale fatto richiede, però, che tutti, dai nostri amministratori ai cittadini, siano consapevoli di come il comportamento tenuto dagli agenti sia stato coerente, anche in questa occasione, con la normativa vigente e con le prassi operative tuttora in vigore al comando di polizia locale”.
L’intervento, si legge nella nota, è stato eseguito da due agenti che, dopo essere intervenuti numerose volte nei giorni precedenti, e aver fatto notare al signor Amidani la mancanza di un qualsivoglia permesso di occupazione di suolo pubblico, lo hanno invitato, usando tutto il loro buon senso, ad allontanarsi poiché non autorizzato. Solo all’ennesimo rifiuto hanno applicato il regolamento di polizia urbana.
“In merito all’applicazione del regolamento”, spiega il comunicato, “approvato dal precedente consiglio comunale in data 15 giugno 2009 e tutt’ora vigente, ricordiamo che gli agenti non hanno alcun potere discrezionale nella sua applicazione. Siamo consapevoli che qualsiasi norma che prevede una sanzione ad un comportamento illecito, nel momento in cui viene applicata, crea malcontento e l’instaurarsi di un rapporto conflittuale con i cittadini direttamente coinvolti, mettendo molte volte a rischio l’incolumità degli agenti stessi. Nonostante tali rischi gli agenti della Polizia Locale di Brescia continuano e continueranno ad applicare i regolamenti, senza discriminazione alcuna, anche a tutela di tutti coloro che questa legge la rispettano”.
“Riteniamo che le dichiarazioni rilasciate alla stampa nei giorni scorsi siano state del tutto avventate e inopportune e chiediamo, quindi, maggior rispetto da parte della politica”, attacano le Rsu degli agenti. “Vogliamo ricordare al signor sindaco, che è anche il nostro datore di lavoro, che i suoi agenti della polizia locale continueranno ad operare nel rispetto degli attuali regolamenti e della legge, seguendo le linee politiche che l’amministrazione si dà”.
I vigili rammentano che la nuova amministrazione ha piena facoltà di cambiare e adeguare i regolamenti secondo gli indirizzi che ritiene più appropriati: “Invitiamo, infine, il primo cittadino, che dichiara pubblicamente che la Loggia sarà una casa aperta, a dar seguito a questo proposito e, prima di criticare l’operato dei lavoratori della casa stessa, ad uscire dalla Loggia, confrontandosi con i lavoratori del corpo di Polizia Locale.

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